Green Pass, caos per i guariti dal Covid: cosa fare per non rimanere scoperti

Il certificato verde rischia l'effetto boomerang per gli italiani che hanno contratto il coronavirus e sono guariti ma sono in attesa della vaccinazione, che può avvenire fino a 12 mesi dopo l'infezione

La misura del Green Pass esclude una cospicua fetta di italiani che hanno contratto il coronavirus e sono guariti ma, non potendo sottoporsi subito al vaccino anti Covid, saranno obbligati o a effettuare continui tamponi per dimostrare di essere negativi al coronavirus o a rimanere a casa.

Green Pass, caos per i guariti dal Covid: quando devono fare il vaccino

Dopo il parere positivo del Comitato Tecnico Scientifico, il Ministero della Salute ha stabilito che chi ha contratto il coronavirus può ricevere una sola dose di vaccino contro il Sars-Cov-2. La somministrazione del preparato deve avvenire preferibilmente entro i 6 mesi e non oltre i 12 mesi dalla guarigione.

Da questa decisione sono esclusi i soggetti con immunodeficienza, primaria o secondaria, per cui rimane l’indicazione di effettuare entrambe le dosi di vaccino.

Green Pass, caos per i guariti dal Covid: scoperti per 6 mesi dalla scadenza

Al momento il Green Pass è valido solo per 6 mesi per le persone che hanno contratto il virus e si sono negativizzate, nonostante la comunità scientifica sia del parere che l’immunità naturale dopo l’infezione possa durare anche alcuni anni.

Significa dunque che chi ha contratto il coronavirus, pur avendo a disposizione fino a un anno per sottoporsi al vaccino anti Covid, dovrà comunque ricevere il preparato al più presto dopo 6 mesi dal contagio, per fare fronte all’incongruenza tra le due date fornite dal Ministero della Salute.

Green Pass, caos per i guariti dal Covid: cosa ha stabilito il Ministero della Salute

Fonti del dicastero di Lungotevere Ripa hanno però fatto sapere, tramite l’Agi, che non ci sarebbe alcun errore di calcolo tra la raccomandazione vaccinale per i guariti dal Covid e la durata del Green Pass per questa categoria.

Tra il certificato di guarigione e quello di vaccinazione ci sarebbe infatti un ideale passaggio di testimone, con la somministrazione del farmaco da effettuare subito dopo il termine del certificato verde.

Le linee guida contenute nella circolare del Ministero della Salute sono infatti molto chiare e all’interno di quel “preferibilmente” prima dell’indicazione temporale si cela in realtà il consiglio di sottoporsi al vaccino anti Covid nel periodo immediatamente successivo alla scadenza del Green Pass.