Green pass abolito dal 20 ottobre e nuove terapie? Cosa c’è di vero

Sul web girano quotidianamente fake news sui vaccini e sul Covid in generale: cosa c’è di vero sull’abolizione del Green pass e sulla messa a punto di nuove terapie

Dal 15 ottobre il Green pass sarà obbligatorio per tutti i dipendenti e i datori di lavoro, siano essi pubblici o privati. Al momento il decreto fissa la validità della misura fino al 31 dicembre 2021, data in cui – salvo ulteriori proroghe – terminerà l’emergenza sanitaria. Sul web, però, si diffondono voci incontrollate, e infondate, riguardanti un’ipotetica abolizione della certificazione verde dal 20 ottobre. Così come notizie su eventuali nuove terapie per curare la malattia: ecco cosa c’è di vero e cosa c’è di falso (perché si parla di Green pass incostituzionale? Clicca qui).

Green pass abolito dal 20 ottobre? Cosa c’è di vero

Il Green pass sarà obbligatorio per i lavoratori dal 15 ottobre e non sarà abolito il 20 ottobre. Al momento non è stata fissata una data di scadenza dell’obbligo, se non quella del 31 dicembre 2021, che – ad oggi – dovrebbe segnare la fine dell’emergenza sanitaria. Ogni altra tempistica è semplicemente una fake news.

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Ma perché questa notizia falsa è stata diffusa? Il motivo risale allo scorso luglio, quando la redazione di Facta ha ricevuto un messaggio vocale di WhatsApp registrato da una persona spacciatasi per segretario nazionale di un partito. Facta non ha rivelato né il nome del politico, né il nome del partito: nell’audio, comunque, si faceva riferimento a una scadenza dei vaccini per il 20 ottobre e dell’approvazione di cinque terapie di protocollo obbligatorie per curare il Covid, convalidate dall’Unione europea.

Il presunto segretario avrebbe rivelato che le suddette terapie siano in grado di far guarire dal Covid entro due giorni: il loro arrivo in Italia sarebbe stato fissato il 20 ottobre. Niente di vero, ma è per questo motivo che la fake news ha ‘scelto’ questa data.

Covid, perché si parla di nuove terapie: cosa c’è di vero

L’audio arrivato alla redazione di Facta parla anche di cinque trattamenti validi per fermare il Covid. La realtà dice che al momento ne esistono quattro a base di anticorpi monoclonali. Ce n’è poi una quinta, che consiste in un immunodepressore. Tutte e cinque potrebbero effettivamente funzionare, ma al momento sono ancora in fase di studio.

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La realtà dei fatti, rispetto all’audio, è che queste cinque terapie possono aiutare il paziente ad affrontare meglio il Covid, ma non a prevenire il contagio: per quello, ad oggi, l’unica strada percorribile resta quella che porta al vaccino.