Covid, ricoverati in aumento: la fascia d’età più colpita

L'Istituto superiore di sanità ha diffuso i dati relativi all'andamento dell'epidemia in Italia: l'identikit dei positivi continua a cambiare

L’ultimo bollettino relativo ai nuovi contagi in Italia nelle ultime 24 ore ha fatto segnare poco meno di 25 mila casi. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha indicato l’età media delle persone che contraggono l’infezione da Sars-Cov-2. Il range è cambiato parecchio nel corso del tempo. All’inizio dell’epidemia, quindi a marzo, la fascia d’età più colpita era quella tra i 60 e i 70 anni. Oggi, a distanza di circa otto mesi, il valore si è abbassato fino a toccare la soglia dei 40 anni.

Covid, l’età media dei ricoverati

Durante il periodo estivo, l’età media si era abbassata fino a raggiungere i 30 anni circa. A distanza di un paio di mesi circa, l’incidenza per fascia d’età è molto elevata fino a 50 anni. Per gli over 70, fortunatamente, è ancora fortunatamente limitata. A fronte dei numeri in crescita, comunque, l’Iss ha sottolineato l’importanza di individuare gli asintomatici per fermare l’infezione.

Covid, i dati sui bambini: sono veramente immuni?

Per quel che riguarda i numeri totali dell’epidemia, l’Iss ha evidenziato come l’epidemia sia ormai diffusa in tutto il Paese, e non più localizzata. Dopo un periodo estivo con numeri limitati, e un settembre con un lieve e progressivo aumento, si è arrivati al picco nelle due ultime settimane di ottobre: l’indice di contagio Rt è superiore a 1 in tutte le Regioni, con alcune realtà anche significativamente sopra l’1.

Se da una parte gli anziani sono considerati a rischio in questa epidemia, dall’altra per mesi si è pensato che i bambini potessero essere immuni o quasi. L’Iss è tornato sull’argomento, specificando che al momento si tratta solo di un’ipotesi: i più piccoli potrebbero contrarre (e quindi trasmettere) meno l’infezione, ma gli studi sono ancora in corso e una parola definitiva arriverà solo nelle prossime settimane.

Possibili novità anche sul fronte dei test diagnostici: Brusaferro ha annunciato che dovrebbe uscire nei prossimi giorni un documento specifico sull’utilizzo dei test per individuare la positività al coronavirus. Oggi il tampone molecolare è ritenuto lo strumento migliore, ma anche i test antigenici sono stati approvati dal Ministero della Salute. per un utilizzo in determinati contesti. Nelle prossime settimane, ha anticipato l’Iss, potrebbero essere affiancati da test più semplici da utilizzare.