In Italia poco più del 50% dei cittadini con almeno 12 anni ha completato il ciclo vaccinale. In sostanza. La fascia d’età più coperta è quella over 70, ma per quel che riguarda la popolazione dai 50 anni ai 69 anni ci sono circa 7 milioni di persone ancora da immunizzare.
Un numero molto alto, visto che appartiene alle categorie anagrafiche maggiormente a rischio. Soprattutto se si pensa che la variante Delta, galoppante anche nel nostro Paese, è in grado di bucare persino chi ha già ricevuto le due dosi di vaccino (che comunque evitano effetti gravi e ospedalizzazione). Ma quanto sono effettivamente contagiosi gli immunizzati positivi?
Covid, quanto sono contagiosi i vaccinati (con una o due dosi)
A rispondere a questa domanda ci ha pensato Antonella Viola, immunologa, che intervistata dal Corriere della Sera ha spiegato che i vaccinati possono essere contagiati. Con la variante Delta il rischio è più alto, ma il virus si replica comunque meno proprio grazie al vaccino. Chi ha completato il ciclo, in sostanza, non sviluppa sintomi o ne presenta di lievi perché ha una bassa carica virale (e quindi ha una possibilità inferiore di contagiare gli altri).
L’appello dell’esperta è di togliere l’obbligo della quarantena a tutte le persone che hanno ricevuto le due dosi. Contemporaneamente, però, ha sottolineato l’importanza che queste indossino comunque la mascherina e rispettino il distanziamento in presenza di persone non vaccinate.
Covid, quanto sono efficaci i vaccini: il report dell’Iss
L’altra grande domanda è relativa a quanto siano efficaci i vaccini, dal momento che la variante Delta è in grado – in alcuni casi – di aggirare la protezione della doppia dose. Secondo l’Istituto superiore di sanità, i quattro vaccini autorizzati nel nostro Paese (Pfizer, Moderna, AstraZeneca, Janssen) hanno registrato un’efficacia del 94,6% sui ricoveri e del 95,8% sui decessi (79,01% con una sola dose).
La protezione dall’infezione è in media di circa il 71% per i vaccinati con ciclo incompleto e oltre l’88% per i vaccinati con ciclo completo. Superiori i valori sulle ospedalizzazioni: 80,83% con la sola prima dose, 94,57% con il richiamo. Infine, le percentuali di protezione dalla terapia intensiva sono rispettivamente dell’88,08% (prima dose) e del 97,3% (ciclo completo).