L’incidenza in Italia del Covid rimane ancora molto elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese.
Si continua ad osservare nella maggior parte delle Regioni un rischio moderato o alto di una epidemia non controllata e non gestibile, situazione che conferma la necessità di mantenere il rigore delle misure di mitigazione nel periodo delle festività natalizie.
L’epidemia non è ancora nemmeno a livelli tali da consentire la ripresa del tracciamento dei contatti, stando a quanto emerge dai dati dell’ultimo monitoraggio della Cabina di regia.
L’incidenza Covid in Italia a Natale
Sebbene si osservi una diminuzione dell’incidenza di Sars-CoV-2 a livello nazionale negli ultimi 14 giorni – 329,53 per 100mila abitanti nel periodo 7-20 dicembre contro 374,81 per 100mila nel periodo 30 novembre-13 dicembre – il valore è ancora lontano da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti.
Il sistema di contact tracing aveva mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale aveva superato i 50 casi per 100mila in 7 giorni. L’incidenza a livello nazionale nei 7 giorni tra il 14 e il 20 dicembre, aggiornata al 22, è pari a 157.01 per 100mila abitanti.
Quanto alla distribuzione dei contagi, c’è una stabilità nel numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (38.154 contro 38.276 la settimana precedente), con la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti in lieve aumento al 25,4% (era il 24,6% la settimana precedente). Si osserva, invece, una lieve diminuzione nella percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (33 contro 34,7% la settimana precedente).
Le Regioni che presentano un rischio elevato Covid oggi sono 5, ma alcune presentano anche un indice di trasmissibilità Rt oltre la soglia critica pari a 1. Si tratta di:
- Veneto: Rt 1,13
- Molise: 1,07
Ecco invece gli Rt di tutte le Regioni:
- Marche: Rt 0,93
- Trento: Rt 0,9
- Liguria: Rt 0,88
- Calabria: Rt 0,84
- Sardegna: Rt 0,82
- Friuli Venezia Giulia: Rt 0,8
- Sicilia: Rt 0,8
- Umbria: Rt 0,78
- Basilicata: Rt 0,77
- Provincia autonoma di Bolzano: Rt 0,76
- Abruzzo: Rt 0,73
- Toscana: Rt 0,71
- Piemonte: Rt 0,68
- Valle D’Aosta: Rt 0,68
- Campania: Rt 0,66.
Come evitare la terza ondata
Riguardo alle feste di Natale, si legge nel report Iss, è complesso prevedere l’impatto che potrebbe avere il periodo di feste natalizie, tuttavia le aumentate mobilità e interazione interpersonale tipica della socialità di questa stagione potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di Coronavirus nel nostro Paese.
Questo comporterebbe un conseguente rapido aumento dei casi a livelli potenzialmente superiori rispetto a quanto osservato a novembre in un contesto in cui l’impatto dell’epidemia sugli operatori sanitari, sui servizi e sulla popolazione è ancora molto elevato.
Nel report dell’Iss si conferma infine la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile.