Condominio: se i morosi non pagano

I condomini morosi possono generare a lungo andare dei buchi di bilancio: cosa accade quando si verifica questa situazione

In un condominio composto da numerosi appartamenti e da altrettanti condomini, non è detto che tutti paghino.

Vivere in un condominio significa usufruire di spazi e di servizi comuni, condividendoli con tutti coloro che abitano negli appartamenti attigui o ai piani superiori e inferiori. I condomini devono anche pagare le spese condominiali previste e legate ai consumi della luce, ai lavori di manutenzione, alla pulizia ordinaria di scale e pianerottoli. Tuttavia, ci si può trovare di fronte ad una incresciosa situazione: non tutti effettuano il pagamento delle quote spettanti e questo può generare dei buchi di bilancio.

In questo caso, l’amministratore può procedere inviando una comunicazione indirizzata a tutti i condomini e finalizzata alla convocazione di un’assemblea per rimediare ai buchi di bilancio generati dai morosi, ovvero i non paganti.

I pagamenti non effettuati per tempo e che si protraggono da mesi, possono aver portato l’amministratore a chiedere il supporto di un avvocato, che a sua volta deve essere pagato per la prestazione eseguita. A questa figura professionale, si aggiungono poi i creditori, come può esserlo il fornitore della luce e che minaccia di staccare l’elettricità se non pagato.

A tal punto, convocare un’assemblea per discutere sulla possibilità di colmare questi buchi di bilancio sembrerebbe una soluzione, ma potrebbero esserci condomini non favorevoli a questa opzione. Coprire i buchi di bilancio significa infatti per i condomini dover sborsare una somma di denaro in più (in aggiunta a quanto già versato), per coprire i mancati pagamenti dei morosi.

Quando è valida l’approvazione del fondo morosità

Per far sì che il fondo morosità sia legittimo a tutti gli effetti, deve esserci l’unanimità da parte dei condomini. Diversamente, anche in caso di un solo dissenso, la delibera può essere considerata annullabile. Questo consente all’amministratore di rendere la delibera effettivamente legittima, solo nel momento in cui il condomino che aveva espresso il suo parere negativo al fondo morosità, non la contesta per tempo.

Si hanno infatti 30 giorni di tempo a partire dalla data di comunicazione del verbale, per contestare la delibera e per poterla annullare. In questo caso, i condomini non dovranno versare somme per coprire i buchi di bilancio generati a lungo andare dai morosi.