Quella che si è appena chiusa è stata un’estate particolarmente movimentata in quanto a richiami alimentari. Come vi abbiamo spiegato in più casi, da alcuni mesi anche in Italia c’è un problema piuttosto serio con l’ossido di etilene, che è stato rinvenuto in diversi prodotti che consumiamo abitualmente (qui la lista completa dei richiami da parte del Ministero della Salute).
L’ossido di etilene è un gas utilizzato per disinfettare e sterilizzare, usato ad esempio anche nelle sale operatorie degli ospedali, in passato largamente sfruttato anche nell’industria alimentare come battericida e antimicotico.
In Europa questa sostanza è vietata perché inserita nell’elenco di quelle cancerogene e tossiche. Ma questo non succede in tutti i Paesi. Proprio perché contenuta in alimenti prodotti fuori dall’Europa, sta capitando sempre più spesso di trovarla in cibi che arrivano anche sulle nostre tavole.
Questo inizio autunno però vede anche il ritorno di due batteri particolarmente noti nel mondo del cibo: l’Escherichia coli e la Listeria, che, se presenti negli alimenti, possono provocare danni anche piuttosto importanti.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e l’elenco completo dei prodotti da non consumare.
Batterio Escherichia coli
E.coli, cos'è
Abbreviata spesso in E. coli, l'Escherichia coli è la specie di batterio più nota del genere Escherichia. La cosa particolare è che è una parte integrante della nostra normale flora intestinale e anche di altri animali. Però, nonostante la maggior parte dei ceppi di E. coli siano innocui, ne esistono alcuni che mettono a rischio la salute umana.
E.coli, come si trasmette
L'infezione da Escherichia coli può provenire da acqua o cibo contaminati, in particolare da alimenti come frutta e verdura che vengono spesso consumati crudi, ma anche da latte non pastorizzato e carne non cotta.
Ma può essere trasmesso anche tramite il contatto da persona a persona, soprattutto quando i soggetti infetti non si lavano correttamente le mani.
E.coli, quali sintomi può provocare
I disturbi che può causare questo batterio sono di diversa gravità:
- crampi addominali
- nausea
- vomito
- diarrea, anche con sangue.
Può essere anche molto pericolosa soprattutto per i bambini piccoli e gli anziani, che possono sviluppare una forma di insufficienza renale pericolosa per la vita chiamata sindrome emolitico uremica.
E.coli, come si cura
Ad oggi nessun farmaco è in grado di proteggere dall'infezione da E. coli. Tra i comportamenti da adottare per non incorrere nell'infezione:
E.coli, quali prodotti sono stati ritirati
Ora, il Ministero della Salute ha effettuato alcuni richiami proprio per la presenza di livelli di Escherichia coli non conformi. Vediamo nel dettaglio di quali alimenti si tratta:
- vongola o lupino:
- confezione in rete da 3kg suddivisibili in 0,5 kg
- marca Finittica (Strada provinciale 21, 44020 Goro, FE)
- marchio del produttore: IT 513 CDM CE
- lotto: 17F7.
- vongola o lupino:
- confezione da 1,5 kg suddivisibili in 0,5 kg
- marca Finittica (Strada provinciale 21, 44020 Goro, FE)
- marchio del produttore: IT 513 CDM CE
- lotto: 17F7.
Batterio Listeria
Listeria, cos'è
Sta facendo parecchio parlare di sé anche un altro prodotto ritirato dal mercato dopo il richiamo del Ministero della Salute, celebre in tutto il mondo, perché considerato una delle tante eccellenze del nostro Made in Italy.
Si tratta della celebre Porchetta di Ariccia IGP, in cui è stato rinvenuto un rischio microbiologico per la presenza di Listeria monocytogenes. L'infezione da Listeria, detta anche listeriosi, è una tossinfezione alimentare che prende il nome dal batterio che ne è la causa.
Listeria, come si trasmette
Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell'acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure. L'infezione da listeria si può rilevare anche in un’ampia varietà di cibi crudi, come carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato.
Listeria, quali sintomi può provocare
L'infezione può manifestarsi sotto due forme:
- la forma tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, che può provocare diarrea, febbre, nausea, dolori muscolari.
- la forma invasiva, detta anche "sistemica", rara ma che dall'intestino passa nel sangue e si diffonde nell'organismo, arrivando al sistema nervoso, dando vita a encefaliti e meningiti e forme acute di sepsi. Emicranie, confusione, irrigidimento del collo e perdita dell’equilibrio sono i sintomi della listeriosi quando si diffonde al sistema nervoso.
In questo secondo caso tra l’ingestione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi può passare 1 mese, ma in alcuni casi si può arrivare anche a 3 mesi.
I soggetti più a rischio sono le persone con compromissione del sistema immunitario: malati di cancro, diabete, Aids, le persone anziane e i neonati. Particolarmente a rischio risultano le donne in gravidanza: l'infezione da Listeria può infatti causare aborto spontaneo, parto prematuro, morte in utero o infezione del feto.
E.coli, come si cura
La diagnosi di listeria può essere effettuata tramite:
- analisi del sangue;
- analisi del liquido spinale.
Dal momento che si tratta di un'infezione di origine batterica, il trattamento della listeria si basa su una terapia antibiotica sia per gli adulti che per i bambini. La cura antibiotica somministrata precocemente a donne incinte può prevenire la trasmissione della malattia al feto.
Listeria, quali prodotti sono stati ritirati
Ecco quale lotto di porchetta di Aricchia è stato ritirato e non va consumato:
- Porchetta di Ariccia IGP:
- confezione sottovuoto da 180 gr.
- marca FA.LU.CIOLI srl (Via Variante di Cancelliera 17-19, Ariccia, RM)
- marchio del produttore: CE IT F7V1N
- lotto: 270721
- scadenza 25/10/2021
A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei suoi consumatori, si raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto con questo lotto di appartenenza di non consumarlo e di riportarlo al punto vendita. Per ulteriori informazioni rivolgersi al numero: Ufficio Qualità - 06/9330125 – info@falucioli.com.
Cosa fare per evitare i batteri nel cibo
Come evitare possibili infezioni da E.coli o Listeria? Ci sono alcuni comportamenti che è possibile adottare per scongiurare il rischio di contrarre il batterio:
- evitare cibi a rischio come carne non cotta a sufficienza e latte non pastorizzato
- cuocere bene i cibi
- lavare accuratamente gli alimenti crudi
- separare le carni crude dalle verdure e dai cibi cotti e pronti al consumo
- consumare prodotti lattiero-caseari pastorizzati ed evitare di mangiare formaggi se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato
- lavare gli utensili da cucina con acqua calda e sapone prima e dopo il contatto con prodotti e carne cruda
- utilizzare contenitori separati per ogni alimento
- lavarsi bene le mani prima di cucinare, dopo essere stati in bagno, dopo aver cambiato pannolini, dopo aver toccato animali.