Dal 15 giugno partono i centri estivi. Nel decreto 17 maggio il Governo ha finalmente dato il via libera ai programmi ludico-ricreativi nel periodo estivo per bambini e ragazzi. Ecco le regole previste.
Accessibilità degli spazi
- Devono innanzitutto essere previsti criteri di priorità nell’accesso ai servizi per assicurare il sostegno ai bisogni delle famiglie con maggiori difficoltà nella conciliazione fra cura e lavoro: per esempio situazioni con entrambi i genitori lavoratori, nuclei familiari monoparentali, incompatibilità del lavoro dei genitori con lo smart-working, condizioni di fragilità, ecc.
- L’entrata e l’uscita dei bambini deve svolgersi senza comportare assembramento negli ingressi delle aree interessate. Per questo è opportuno scaglionarne la programmazione.
- All’ingresso nell’area ogni bambino deve lavarsi le mani con acqua e sapone o con gel igienizzante.
- Quando possibile, saranno opportunamente differenziati i punti di ingresso dai punti di uscita, con individuazione di percorsi obbligati.
Standard per il rapporto fra bambini e adolescenti
- In considerazione delle necessità di garantire il distanziamento fisico, è fondamentale l’organizzazione in piccoli gruppi e l’organizzazione di una pluralità di diversi spazi per lo svolgimento delle attività programmate.
- Meglio privilegiare il più possibile le attività in spazi aperti all’esterno, anche se non in via esclusiva, e tenendo conto di adeguate zone d’ombra.
- In caso di attività in spazi chiusi, è raccomandata l’aerazione abbondante dei locali, con il ricambio di aria che deve essere frequente: tenere le finestre aperte per la maggior parte del tempo.
- Il rapporto numerico minimo fra operatori, bambini ed adolescenti è graduato in relazione all’età dei bambini e adolescenti nel modo seguente:
– per i bambini in età di scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni), un rapporto di un adulto ogni 5 bambini;
– per i bambini in età di scuola primaria (dai 6 agli 11 anni), un rapporto di un adulto ogni 7 bambini;
– per gli adolescenti in età di scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni), un rapporto di un adulto ogni 10 adolescenti.
Igiene e pulizia
Considerato che l’infezione virale si realizza per droplet (goccioline di saliva emesse tossendo, starnutendo o parlando) o per contatto (toccare, abbracciare, dare la mano o anche toccando bocca, naso e occhi con le mani precedentemente contaminate), le misure di prevenzione da applicare sempre sono le seguenti:
- lavarsi frequentemente le mani in modo non frettoloso;
- non tossire o starnutire senza protezione;
- mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro dalle altre persone;
- non toccarsi il viso con le mani;
- pulire frequentemente le superfici con le quali si vie a contatto;
- arieggiare frequentemente i locali;
- particolare attenzione deve essere rivolta all’utilizzo corretto delle mascherine;
- le operazioni di pulizia approfondita dei materiali devono essere svolte di frequente sulle superfici più toccate, con frequenza almeno giornaliera, con un detergente neutro.
- i servizi igienici richiedono di essere oggetto di pulizia dopo ogni volta che sono stati utilizzati, e di “disinfezione” almeno giornaliera con soluzioni a base di ipoclorito di sodio allo 0,1% di cloro attivo o altri prodotti autorizzati.
- continuità di relazione fra gli operatori ed i piccoli gruppi di bambini ed adolescenti, anche ai fini di consentire l’eventuale tracciamento di potenziali casi di contagio;
- attenzione alla non condivisione dell’utilizzo di posate e bicchieri da parte di più bambini nel momento del consumo del pasto;
- no ad attività che comprendano assembramenti di più persone.