Classi senza insegnanti alla riapertura delle scuole il prossimo 7 gennaio, dopo le vacanze di Natale. Assenze dovute al virus dell’influenza? Riordino delle cattedre in corso d’anno, con trasferimenti di docenti? Niente di tutto questo. Le spiegazioni più plausibili sono legate ai nuovi concorsi della scuola.
Lo scorso 29 dicembre è entrato in vigore del Decreto scuola (29 ottobre 2019, n. 126), convertito con la legge 20 dicembre 2019, n. 159 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 2019. Il decreto è molto importante perché prevede due bandi di concorso per regolarizzare i precari della scuola.
I due bandi dovrebbero essere pubblicati a febbraio 2020 e prevedono un concorso ordinario e uno straordinario per l’assunzione di docenti. Il concorso straordinario è rivolto ai docenti con tre anni di servizio, svolti tra l’anno scolastico 2008/09 e il 2019/20 nella scuola statale o paritaria o IeFP (percorsi di Istruzione e Formazione Professionali) o progetti regionali, e mette a bando 24.000 posti. Il concorso ordinario è rivolto a tutti gli aspiranti insegnanti, in possesso dei requisiti richiesti, e mette a disposizione anche in questo caso 24.000 posti, da suddividere tra posto comune e sostegno.
A causa degli imminenti concorsi, che dovrebbero svolgersi in primavera, si prevede che molti insegnanti precari si dimetteranno a inizio anno per dedicarsi alla preparazione del concorso. Le scadenze, infatti, sono ravvicinate e l’attività di insegnamento non lascerebbe molto tempo per studiare a tutti quegli insegnanti che aspettano da tempo di essere finalmente assunti dalla scuola in pianta stabile. L’occasione è troppo preziosa per fallire.
Ecco spiegato il motivo per cui al rientro dalle vacanze natalizie, molti studenti potranno trovarsi senza insegnanti e le scuole saranno costrette a trovare supplenti che li sostituiscano. Altre assenze a inizio anno potranno dipendere anche dalla malattia. È in questo periodo, infatti, che si verificherà il picco dell’epidemia di influenza, insieme ad altri malanni di stagione, con numerosi italiani a letto a casa malati, insegnanti inclusi. Inoltre, si devono mettere in conto anche le assenze dovute a congedo parentale, legate alla nascita e ai primi mesi di vita dei bambini.
Se tutti questi motivi di mancanza di insegnanti possono creare più di un problema alle scuole, rappresentano invece occasioni d’oro per tutti coloro che aspirano a ottenere una supplenza pur non essendo abilitati all’insegnamento. I laureati e disoccupati in possesso dei requisiti richiesti, infatti, possono fare domanda per insegnare, coprendo i posti vacanti, inviando la richiesta per la “Messa a disposizione” (Mad), con l’iscrizione a un elenco da cui le scuole potranno attingere per chiamare i supplenti di cui hanno bisogno. A questo proposito, avevamo già segnalato le migliori province italiane dove inviare la domanda Mad, quelle con più opportunità.
Vi ricordiamo, infine, i principali provvedimenti per la scuola introdotti dalla Manovra economica 2020, e le procedure da seguire per le iscrizioni degli studenti a un nuovo ciclo scolastico per l’anno 2020/2021, che si apriranno proprio il 7 gennaio.