Ryanair, cambio volo senza penali: fino a quando

La compagnia aerea comunica di aver prolungato l'annullamento delle penali del cambio di date previsto già per luglio e agosto

Da oggi si potranno cambiare le date dei voli Ryanair prenotati per settembre senza penali aggiuntive. La compagnia aerea low cost ha prolungato questa iniziativa di annullamento della tassa per i cambi volo, che riguarda già le prenotazioni di luglio e agosto, dando così il via libera alle modifiche senza costi aggiuntivi per un’altra data fino al 31 dicembre 2021.

Il comunicato

Lo fa sapere con un comunicato Dara Brady il direttore Marketing e Digital dell’azienda irlandese: “Al fine di offrire la massima flessibilità e sicurezza ai nostri clienti questa estate, abbiamo esteso la rinuncia alla nostra tariffa per il cambio di volo alle nuove prenotazioni di settembre. Poiché la stagione delle vacanze verrà prolungata quest’anno, i clienti possono ora pianificare una meritata pausa sapendo che i voli di luglio, agosto e ora di settembre possono essere spostati senza costi di modifica del volo se i loro piani di viaggio cambiano”.

La battaglia contro le agenzie online

Nel mezzo della campagna marketing Ryanair è impegnata anche in uno scambio di accuse con diverse agenzie online di viaggi come “Kiwi.com, Lastminute.com, OnTheBeach e LoveHolidays” additate dall’agenzia per pratiche “anti-consumatore”. È lo stesso direttore marketing Dara Brady a dichiarare come “migliaia di nostri clienti ci chiedono di farsi rimborsare i loro voli acquistati attraverso queste piattaforme, ma noi quei soldi li abbiamo già dati”.

“Quando un cliente acquista un volo attraverso le agenzie di viaggi online fornisce nome e cognome, numero di carta di credito e una e-mail – spiega Brady – ma queste piattaforme a noi compagnie forniscono una e-mail creata automaticamente e assegnata al cliente e una carta di credito virtuale”. Secondo quanto sostenuto dall’azienda irlandese è così che si crea il problema: “Quando i viaggiatori ci chiamano per chiedere i rimborsi – continua – noi non siamo in grado di capire chi siano perché quando ci forniscono i loro recapiti non corrispondono”.

La risposta

Non si fa attendere la risposta di Kiwi.com: “Siamo sorpresi delle parole della low cost: la cosa che dovrebbe fare è ridare i soldi per i voli cancellati”, replica Oliver Dlouhy, fondatore e amministratore delegato della piattaforma. “Fino a questo momento Ryanair ha restituito soltanto il 10% della somma dovuta”.