Nuovi ingressi nella lista dei Paesi stranieri i cui cittadini, all’arrivo in Italia, devono osservare 14 giorni di quarantena: l’annuncio è giunto nelle scorse ore dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha firmato una nuova ordinanza per controllare il rischio di contagi di ritorno.
Nuove limitazioni per Romania e Bulgaria
La decisione è stata quella di disporre l’obbligo di quarantena per tutti coloro che negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato in Romania e Bulgaria, che diventano dunque, al momento, gli unici due Paesi dell’area Schengen a subire limitazioni di viaggio in in Italia.
“Questa misura è già vigente per tutti i Paesi extra Eu ed extra Schengen. Il virus non è sconfitto e continua a circolare. Per questo occorre ancora prudenza e attenzione”, ha sottolineato il ministro Speranza.
La situazione nei due Paesi
La decisione giunge a seguito dei nuovi focolai scoppiati di recente nei due Paesi dell’Est europeo. Per ora, la Romania ha registrato 42.400 casi e 2.150 morti, la Bulgaria 9.890 contagiati e 329 decessi. Ma c’è preoccupazione per i possibili contagi di ritorno che potrebbero essere generati dal rientro di colf e badanti, che lavorano con gli anziani, categoria notoriamente a rischio.
Colf e badanti, preoccupano i contagi “importati”
Nel Lazio, si sta monitirando l’evoluzione dei casi di Covid-19 “importati” dalla Romania, a seguito di alcuni casi registrati negli ultimi giorni, tra cui due badanti di ritorno dal Paese con gli autobus. Negli scorsi giorni, si è parlato dell’ipotesi di effettuare test sierologici a chi arriva dal Paese. Stesso scenario per il Piemonte del governatore Cirio.
In merito alla decisione di imporre la quarantena a chiunque giunga da Romania e Bulgaria, la Coldiretti ha però evidenziato il rischio ripercussioni sull’agricoltura italiana: “Mancheranno 100.000 lavoratori stagionali provenienti da Paesi dell’Est”, ha fatto sapere.
Le regole attualmente in vigore
Per ora, le limitazioni di viaggio e le regole che riguardano gli arrivi in Italia si suddividono in 4 fasce:
- Alla prima appartengono i cittadini provenienti dall’area Schengen (Ue, più Svizzera, Norvegia e Islanda), tranne, a questo punto, Bulgaria e Romania, per cui vige la libera circolazione;
- gli arrivi da Stati extra Ue è consentita per ragioni di lavoro o salute con l’obbligo di quarantena fiduciaria.
- Per 12 nazioni extra Ue, l’ingresso è libero: si tratta di Marocco, Algeria, Tunisia, Georgia, Canada, Uruguay, Thailandia, Corea del Sud, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Ruanda.
- Vi è poi una “lista nera” di 16 Paesi dai quali è vietato ogni genere di arrivo: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo.