5G, cos’è e quale impatto avrà sull’economia

La nuova tecnologia di comunicazione stravolgerà le nostre abitudini, scopriamo come

Il 5G è la nuova rete mobile superveloce chiamata anche l’Internet delle Cose (Internet of Things, IoT).

La rete 5G è destinata ad avere un impatto rivoluzionario sull’economia. La sua velocità è fino a 20 volte superiore a quella dell’attuale 4G, tuttavia è molto di più di una rete veloce. Proprio perché è un’infrastruttura che gestirà l’Internet delle cose, ovvero gli oggetti collegati alla rete.

Con una velocità di download fino a 10 volte superiore al 4G, il 5G promette il download, l’uploading e lo streaming dei video più rapidamente e soprattutto in modo più economico. Nei prossimi anni, inoltre, ci saranno oltre 20 miliardi di oggetti collegati a Internet, grazie alla rete 5G, con una crescita esponenziale di nuovi utenti e di nuove sottoscrizioni di abbonamenti mobile.

Tutto questo porterà a un aumento rilevante delle connessioni e del traffico dei dati, ma la rete 5G sarà in grado di sostenerlo. La sua tecnologia, infatti, è progettata per gestire sia le frequenze più alte, che danno connessioni più veloci, sia le frequenze più basse, che offrono una copertura maggiore. Il 5G dunque permetterà di avere ampia copertura di rete a basso costo e con bassi consumi di energia.

Con un solo telefono un utente potrà ricevere in contemporanea servizi che seguono percorsi molto diversi. Il funzionamento della rete non è più da un punto a un altro come nel 4G. La rete 5G è molto più complessa e può gestire una gran quantità di connessioni e migliaia di servizi collegati.

In Italia sono disponibili dallo scorso gennaio la prime frequenze 3.6-3.8 GHz della rete 5G. Mentre le frequenze da 700 MHz saranno disponibili nel 2022 quando saranno liberate dai canali tv del digitale terrestre, che cambieranno il codice di trasmissione. Per questo motivo, entro il 2022 vanno cambiati i televisori o comprati nuovi decoder. Per l’acquisto delle tv di nuova generazione sono stati previsti incentivi alla rottamazione.

Nel giro di qualche anno, la nuova rete 5G crescerà, aumentando servizi e applicazioni. Per garantire la copertura della rete, diversi operatori telefonici hanno deciso di condividere le torri di trasmissione. Nel frattempo sono usciti i primi smartphone 5G.

La nuova rete garantirà maggiore banda agli utenti. I telefoni cellulari funzioneranno meglio, grazie a connessioni più efficienti e affidabili e i casi di mancanza di copertura diventeranno sempre più rari. Saranno, poi, disponibili nuove applicazioni che incideranno con nuovi prodotti e servizi nei settori: smart home e smart city, salute, automotive, industria e intrattenimento.

Soprattutto le imprese potranno usufruire in modo pratico e vantaggioso delle numerose applicazioni dedicate. La nuova rete in ambiente virtuale e con la realtà aumentata potrà supportare numerose operazioni da remoto, come l’automazione industriale e la robotica avanzata.

Nei prossimi quattro anni, dalle aste delle frequenze per il 5G arriveranno nelle casse dello Stato italiano 6,550 miliardi di euro. Mentre uno studio di Ericsson, che produce dispositivi per la rete 5G, prevede che a livello mondiale nel 2026 saranno raggiunti 1.307 miliardi di dollari di ricavi, grazie all’introduzione della nuova tecnologia, nei settori: manifatturiero, agricoltura, sicurezza pubblica, salute, trasporto pubblico, energy & utilities, media & entertainment, automotive, servizi finanziari, vendite al dettaglio. Nei prossimi cinque anni il traffico mobile aumenterà fino a cinque volte, insieme alla richiesta di nuovi servizi. Fondamentale sarà il ruolo degli sviluppatori di software nel soddisfare la nuova domanda.

Sempre riguardo all’impatto economico della rete 5G, il report di Qualcomm-Ihs-Psb, che produce tecnologie di rete, prevede per il 2035 un giro d’affari di oltre 12mila miliardi di dollari, pari al 4,6% della produzione mondiale tra 18 anni. Con il 5G, inoltre, si potranno creare 22 milioni di posti di lavoro, mentre si prevedono 200 miliardi all’anno di investimenti in ricerca e sviluppo.

La tecnologia 5G avrà un impatto anche sulla sicurezza. Con il decreto legge n.64 dell’11 luglio 2019, il Governo ha introdotto la “golden power” sulla nuova tecnologia 5G per rafforzare la tutela della sicurezza nazionale in un settore di rilevanza strategica come quello delle telecomunicazioni.

Il nuovo decreto legge, ha spiegato il premier Conte, “delimita ancora più efficacemente le verifiche spettanti al Governo in caso di autorizzazioni di atti e operazioni societarie riguardanti le nuove reti di infrastrutture tecnologiche“. Nel decreto si legge che “i poteri speciali sono esercitati nella forma di imposizione di specifiche prescrizioni o condizioni ogniqualvolta ciò sia sufficiente ad assicurare la tutela degli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale”.

In caso di accordi o contratti con fornitori extra Ue, le aziende avranno 10 giorni di tempo per notificare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una informativa completa, “in modo da consentire l’eventuale esercizio del potere di veto o l’imposizione di specifiche prescrizioni o condizioni“. La Presidenza del Consiglio avrà 45 giorni di tempo per comunicare l’applicazione di queste misure. Decorsi i 45 giorni i poteri speciali si intendono non esercitati al netto di ulteriori richieste di informazioni e quindi di proroga della scadenza dei suddetti.

La conversione in legge del decreto, tuttavia, non sembra più la priorità del Movimento 5 Stelle, come emerso dalla seduta della Commissione Finanze dello scorso 17 luglio. Intanto si avvicinano i termini di scadenza, il 9 settembre prossimo, mentre i tempi di convocazione delle Commissioni di Camera e Senato, secondo il calendario, non permetteranno la conversione in tempo.