Truffe in Toscana e Puglia: olio di semi colorato e spacciato per olio d’oliva

I Nas hanno scoperto una frode alimentare: in Toscana e Puglia olio di semi spacciato per olio extravergine di oliva

Olio modificato e consumatori truffati. I carabinieri del Nas di Firenze in collaborazione con i reparti di Foggia hanno scoperto una maxi frode alimentare esercitata tra Toscana e Puglia.

Le indagini hanno fatto emergere un sodalizio criminale che gestiva il traffico di ingenti quantitativi di olio di semi di soia sofisticato mediante l’aggiunta di clorofilla e betacarotene, in modo da renderlo simile all’olio extravergine di oliva e commercializzarlo con tale qualità, generando un notevole profitto illecito.

Sono finite agli arresti domiciliari due persone, 14 invece gli indagati e ben 15 le tonnellate di olio sequestrate, destinate in breve tempo a ristoranti e supermercati in maggior numero in Toscana. Tra gli interventi più rilevanti eseguiti nel corso dell’inchiesta, l’intercettazione e il sequestro di un autocarro che trasportava 5.500 litri di olio sofisticato, in transito nel capoluogo toscano, destinato a rifornire un ristorante. In base a quanto accertato dall’Istituto Centrale Repressione Frodi le sostanze aggiunte per “truccare” l’olio di semi non rappresentano un pericolo per la salute.

Coldiretti, associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, stima un +58% delle frodi a tavola, che colpiscono i prodotti simbolo della dieta mediterranea. L’associazione chiede di procedere al più presto alla riforma della Legge sui reati in campo agroalimentare per sostenere gli ottimi risultati dell’attività delle forze dell’ordine con norme adeguate a colpire chi specula sulla salute dei cittadini.

“Le frodi – si legge in una nota ufficiale – non solo ingannano i cittadini ma fanno crollare i prezzi dei prodotti di qualità in una situazione già difficile dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero ma anche dall’emergenza Xylella che ha decimato gli ulivi salentini in Puglia, dove si produce la metà dell’extravergine italiano”.

“La revisione delle leggi sui reali alimentari è una norma a costo zero elaborata da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio agromafie promosso dalla Coldiretti, per introdurre nuovi sistemi di indagine e un aggiornamento delle norme penali adeguate a combattere le frodi agroalimentari diventate più pericolose con l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali” sottolinea Coldiretti.

I prodotti alimentari made in Italy sono tra i principali soggetti di frode a causa dell’elevata richiesta dei consumatori, in particolare i settori maggiormente colpiti sono quelli del vino, dei prodotti caseari, dell’olio e del biologico.