Luna Rossa e Ogyre uniscono le forze per dare nuova vita ai rifiuti in mare

La base di Luna Rossa Prada Pirelli si trasforma insieme ad Ogyre in un laboratorio di design per il riciclo creativo dei rifiuti marini.

Il team Luna Rossa Prada PirelliOgyre  (la startup italiana che ha implementato la prima piattaforma digitale per pulire gli oceani dai rifiuti con l’aiuto dei pescatori), hanno unito le forze nella lotta contro l’inquinamento marino convogliando il loro impegno verso l’arte e il design.

Presso la base di Luna Rossa Prada Pirelli nel porto di Cagliari, è stato infatti organizzato l’evento “One human’s trash is another human’s treasure”, un workshop ideato per pensare fuori dagli schemi e promuovere il concetto di economia circolare trovando una seconda e funzionale vita ai rifiuti abbandonati in mare e nelle spiagge, o che, semplicemente, finirebbero in discarica.

Nel corso dell’evento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di lavorare a stretto contatto con Max Lamb, un designer britannico noto per la sua innovativa fusione di metodi tradizionali e progettazione contemporanea. I suoi lavori sono caratteristici per il focus specifico sulla materialità e sulla comprensione profonda del processo di produzione. Conosciuto per i suoi design semplici, funzionali ed eleganti, Lamb opera con la missione di disegnare prodotti che siano accessibili a tutti e, nel suo portfolio, vanta collaborazioni con brand di fama mondiale come Nike, Samsung, Hermes, Kvadrat, HSBC, Acne Studios per citarne alcuni.

“Il mio lavoro ruota attorno al paesaggio materiale con un profondo rispetto per le proprietà fisiche e le storie intrinseche a ciascun materiale”, ha commentato Max Lamb. “Trovare valore in ogni pezzo di tessuto, plastica, pietra, legno o metallo è la chiave del mio processo. Lavorare con il tessuto per vele da spinnaker usate da Luna Rossa Prada Pirelli offre una fantastica opportunità per indagare e dare una seconda vita a questo tessuto ad alte prestazioni. Le sacche realizzate durante il workshop saranno super leggere e tecnicamente resistenti, offrendo una funzionalità a lungo termine a un materiale altrimenti di scarto”.

Attraverso l’utilizzo di materiali di scarto, come la plastica LDPE e le vecchie vele di spinnaker, il workshop ha permesso di esplorare le possibilità creative e le soluzioni sostenibili offerte dal riciclo dei rifiuti. I partecipanti hanno avuto modo di tagliare e cucire le vele per creare sacche multiuso, adatte anche alla pulizia delle spiagge: prodotti che non hanno soltanto un forte valore estetico, ma anche una grande potenzialità, in quanto il loro ciclo produttivo ha aiutato a ridurre l’impronta di carbonio.

 

ripulire oceani ogyre