L’asfalto ottenuto da plastica riciclata è ormai una realtà. L’ideatore è l’ingegnere scozzese Toby McCartney, fondatore dell’azienda MacRebur. La portata della sua invenzione può avere effetti davvero importanti, visto il numero spropositato di strade asfaltate che attraversano il mondo intero.
Un asfalto amico dell’ambiente e più resistente
Lo spunto a McCartney è venuto in India dove ha visto sistemare delle buche nell’asfalto con dei rifiuti di plastica che venivano incendiati con della benzina. L’asfalto è fatto per il 90% di pietra, sabbia, calcare e per il restante 10% da bitume prodotto con una miscela di idrocarburi naturali o ottenuti dalla lavorazione del petrolio. L’intuizione lo ha portato a realizzare un asfalto dove gran parte del bitume è sostituito con plastica di scarto, convertita in quelli che vengono definiti tecnicamente pellet polimerici MR6.
Il risultato ha un impatto ambientale di grande importanza: si tratta infatti rendere le strade ecosostenibili, anche in considerazione dell’enorme problema legato ai rifiuti di plastica inquinanti presenti nelle discariche. In più si potrebbe avere un risparmio nei costi di realizzazione e manutenzione delle strade. A detta di McCartney questo asfalto è peraltro il 60% più resistente di quello tradizionale e durerebbe molto di più, addirittura 10 volte di più. Nel Regno Unito sempre più strade sono costruite con plastica riciclata, non resta che sperare che questa pratica si diffonda e prenda piede anche altrove.