Cartelle esattoriali sotto i 1000 euro: come funziona lo stralcio automatico

Le risposte a tutti i dubbi dei cittadini in merito allo stralcio delle cartelle esattoriali: come funziona e quando arriverà

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Luca Incoronato

Giornalista pubblicista

Giornalista pubblicista ed esperto copywriter, ho accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter

Si è molto parlato della Legge di Bilancio 2023 e delle misure introdotte. Tra favorevoli e contrari, si è trattato di una discussione accesa, come prevedibile. Sguardo di particolare interesse rivolto, tra gli altri aspetti, allo stralcio automatico delle cartelle, a patto che l’importo sia al di sotto dei 1000 euro.

Cos’è lo stralcio delle cartelle

Il Fisco italiano è all’opera per riuscire a migliorare il traguardo raggiunto lo scorso anno, con il record di più di 20 miliardi di euro recuperati dall’evasione. Il confronto politico, in merito, è più che mai acceso, tra opposizione all’attacco e maggioranza in parte divisa. Basti pensare alle differenti visioni sulla pace fiscale tanto agognata da Matteo Salvini.

Le opzioni per sanare le proprie pendenze con l’Agenzia delle Entrate non mancano e, anzi, sono in aumento. Recuperare denaro destinato alle casse dello Stato è fondamentale e farlo a rate, o diminuendo la mora applicata, è comunque una vittoria assoluta.

È però fondamentale fare chiarezza in merito alla situazione attuale. Molti cittadini, infatti, ignorano la giusta via da seguire per la propria particolare situazione debitoria. Vediamo nel dettaglio in che modo si delinea lo stralcio automatico delle cartelle esattoriali.

Parliamo nello specifico di debiti di vecchia data, generalmente molto complessi da recuperare. Il confronto legale negli anni non ha portato ai risultati sperati, così ecco lo stralcio automatico per regolamentare le situazioni dei cittadini.

Si parla di debiti a ruolo dall’1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, quindi più vecchi di almeno 7 anni. Come detto, inoltre, l’importo non deve superare quota 1000 euro. Tentare di riscuotere le somme costerebbe al Fisco più dell’incasso stesso. In questi casi, quindi, tutto avviene in automatico, senza dover neanche presentare una domanda.

Le cartelle esattoriali ammesse

La confusione degli utenti deriva inoltre dal fatto che non tutte le cartelle esattoriali possono rientrare nel sistema dello stralcio automatico. Non basta, infatti, che la somma sia inferiore ai 1000 euro e che la data rientri tra l’1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015.

In nessun caso, infatti, sarà possibile veder cancellare in maniera automatizzata le multe ricevute per qualsiasi ragione. In alcuni casi, inoltre, la risposta dipende dal luogo di residenza. Alcune giunte comunali hanno infatti votato per la non adesione allo stralcio automatico, che il governo prevede sia parziale per gli indebitamenti con le amministrazioni locali. Per questo motivo in alcune aree i debiti contratti nei confronti dei Comuni potrebbero sparire, qualora si rispettino i limiti indicati. In altri, invece, tutto resterà come prima.

Altra categoria esclusa da questo privilegio fiscale, infine, è quella delle cartelle esattoriali che non rientrano nei tempi indicati per la sola iscrizione a ruolo. Spieghiamo meglio. Non basta il fatto che il debito contratto risalga a un periodo tra il 2000 e il 2015. Se l’iscrizione a ruolo riportata è dell’1 gennaio 2016, ad esempio, tanto basterà per l’esclusione.

Ora non resta che attendere le delibere dei Comuni. I tempi sono stati allungati e ciò può avvenire entro il 29 luglio. Entro fine mese, dunque, si scoprirà quali amministrazioni aderiranno, e soprattutto se in maniera totale o parziale. In questo secondo caso, si dovranno indicare anche le tempistiche del procedimento.