Addio Imu su tutte le case in una regione: dove succede

Il Friuli Venezia Giulia dice addio all'Imu che verrà sostituita con una nuova imposta locale sugli immobili

Il Friuli Venezia Giulia cancella l’Imu. A partire da gennaio una nuova imposta locale sugli immobili prenderà il posto dell’Imu per tutte le case della regione a guida Lega. Lo prevede lo schema del disegno di legge presentato dall’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti. Col tributo, che dovrebbe vedere la luce entro un paio di mesi, la Giunta regionale avrà la possibilità di abbassare le aliquote che diventeranno tre, mentre l’abitazione principale resterà “esente”.

Addio Imu in Friuli Venezia Giulia: le aliquote diventano tre

Secondo quanto stabilito nell’ossatura del disegno di legge le aliquote della nuova imposta regionale saranno applicate solo a tre diverse tipologie di immobili:

  • I fabbricati ad uso abitativo diversi dall’abitazione principale;
  • I fabbricati strumentali all’attività economica;
  • le aree fabbricabili

Come ha spiegato l’assessore Roberti, il principio del raggruppamento “consentirà alla Regione politiche fiscali mirate a specifiche categorie di immobili”.

Nello schema del provvedimento, sulla prima casa è stato scelto il principio dell’esenzione, a differenza dell'”esclusione” prevista secondo la legge dello Stato, con il quale si determina la volontà di non applicare l’imposta su un bene primario, riconoscendo in tal senso un diritto a tutti i cittadini, al pari di “altri valori garantiti dalla Costituzione, quali la tutela della famiglia e del risparmio, favorendo in questo modo l’accesso al risparmio popolare e alla proprietà dell’abitazione” si legge sul sito della Regione.

Addio Imu in Friuli Venezia Giulia: il provvedimento

La legge sulle imposte sugli immobili allo studio della giunta si muove nel solco dello Statuto speciale e dell’autonomia in materia riconosciuta alla Regione e permetterà ai comuni del Friuli Venezia Giulia di avere voce in capitolo su una delle principali entrate delle amministrazioni locali.

Lo schema del ddl prevede che la transizione dall’Imu alla nuova norma avvenga in un regime di neutralità finanziaria tra Stato, Regione e Comuni. Con il nuovo provvedimento questo gettito dal 2023 sarà riscosso dai Comuni, mentre l’importo sarà corrisposto dalla Regione allo Stato.

“La nuova legge – ha spiegato l’assessore Roberti – ha in parte rinviato alla disciplina statale per evitare un impatto gestionale e finanziario sui Comuni. Quindi, ad esempio, in materia di definizione dei beni immobili, non ci sarà un discostamento dalle definizioni adottate dalla legge statale”.

Come sottolineato dal rappresentate della giunta Fvg, la modifica relativa alle aliquote applicabili intende “consentire politiche fiscali mirate a specifiche categorie di immobili nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato”.

Non sarà previsto invece nessun cambiamento, in relazione al versamento, riscossione, accertamento, sanzioni e contenziosi, per i quali rimane valida la normativa statale (qui abbiamo spiegato cosa succede a chi paga l’Imu in ritardo).

Per i cittadini friulani i pagamenti della nuova imposta saranno però semplificati grazie all”istituzione di una banca dati regionale per il monitoraggio e il coordinamento nella gestione degli stessi dati (con l’arrivo della prima rata avevamo spiegato dove si pagava di più l’Imu in Italia).

“Per l’utente tutto ciò si tradurrà dal 2024 in un Portale del cittadino sul quale ognuno potrà intervenire dichiarando le sue proprietà e aggiornando i dati nel caso di variazione – ha spiegato ancora l’assessore Roberti -. Introdotte le informazioni, il portale calcolerà l’importo da versare che potrà essere eseguito anche se l’utente possiede immobili in Comuni diversi”.