Dal cashback sospeso fino a fine dicembre, alla proroga della sospensione del pagamento delle cartelle fiscali (e dei pignoramenti), ma anche le norme frutto dell’accordo sul nodo licenziamenti e Alitalia. E’ il Lavoro licenziato dal Cdm, che finisce anche per riscrivere il calendario delle rossime scadenze fiscali.
Stop cartelle e differimento Tasi
Nuova proroga per l’invio delle cartelle esattoriali al 30 agosto, dal precedente 30 giugno. Stando alle anticipazioni, riguarderà in sintesi:
- sospensione invio nuove cartelle esattoriali
- sospensione termini pagamento delle cartelle già ricevute
- Blocco provvedimenti di riscossione, come i pignoramenti
Rimborsi dalla PA
Stop fino al 31 agosto anche per le verifiche di inadempienza che le Pubbliche Amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare, ai sensi dell’art. 48 bis del DPR 602/1973, prima di disporre pagamenti – a qualunque titolo – di importo superiore a cinquemila euro.
Nuovo calendario
Cambia dunque il calendario delle scadenze:
- Cartelle esattoriali: stop fino al 31 agosto.
- Pagamenti cartelle esattoriali già arrivate: riprendono dal 1settembre, tutte le rate non pagate durante il periodo di stop dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 21 vanno saldate entro il 30 settembre 2021.
- Pignoramenti: stop fino al 31 agosto. Sospesi anche gli effetti dei pignoramenti presso terzi che erano eventualmente già in corso all’8 marzo 2020. Quindi, le somme (ad esempio, trattenute dallo stipendio, o dalla pensione), fino al 31 agosto devono tornare nella disponibilità del debitore. Dal primo settembre 2021 tornano invece ad essere sotto pignoramento.
- Verifiche PA pre-rimborso: stop fino al 31 agosto.
- Rottamazione, Saldo e stralcio: le scadenze restano quelle attuali, ossia 31 luglio per le rate del 2020 e 30 novembre per quelle del 2021.
Condono delle cartelle esattoriali: attesa per le regole
In tema di riscossioni si attende il decreto col quale saranno stabiliti i criteri e le date di annullamento delle vecchie cartelle esattoriali. L’entrata in vigore della legge di conversione del primo “Decreto Sostegni” ha fatto partire il conto alla rovescia di 30 giorni a disposizione del Fisco per individuare i parametri da adottare per lo stralcio di tutti i ruoli di importi non superiori a 5mila euro, dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.