“Mettere a dieta lo Stato“. E’ questo lo slogan con cui il governo ha annunciato la prossima manovra da 24 miliardi di euro appena approvata. Suona meglio rispetto ai “pesanti sacrifici per salvare il nostro Paese dal rischio Grecia” di cui aveva parlato Gianni Letta solo ventiquattr’ore prima. La comunicazione conta e il governo lo sa.
Resta da capire se è proprio vero che “gli unici sacrifici saranno quelli chiesti allo Stato”, come sostiene il premier Silvio Berlusconi. Si tratta, è vero, di una manovra che punta più sulla riduzione della spesa che sull’aumento delle entrate fiscali. Ma chi risentirà dei tagli ai servizi pubblici? O della pressione fiscale che gli enti locali saranno costretti ad aumentare per compensare i mancati trasferimenti dallo Stato?
Vediamo nel dettaglio le nuove misure in arrivo.
In pensione un anno dopo. Le prime brutte notizie sono per i lavoratori che nel 2011 avranno maturato i requisiti per la pensione di anzianità o vecchiaia. Nel primo caso chi ha meno di 40 anni di anzianità contributiva andrà in pensione il 1° luglio 2012. Per le pensioni di vecchiaia (65 anni per gli uomini e 60 anni per le donne) lo slittamento sarà di 6 mesi rispetto alla data in cui hanno maturato i requisiti (invece degli attuali 3).
Dipendenti pubblici, blocco degli aumenti. Per quattro anni, fino al 2013, gli stipendi dei dipendenti pubblici resteranno fermi ai livelli dell’anno scorso. L’erogazione del Tfr dovrebbe essere rateizzata in tre anni.
Mini-tagli per manager e politici. Per le retribuzioni dei manager pubblici ci saranno anche dei tagli, ma solo oltre i 90mila euro all’anno:
• 5% in meno per la parte che supera i 90mila euro e fino a 130mila,
• 10% in meno per la parte che supera i 130mila euro.
Anche i politici “daranno il buon esempio”, sebbene il loro tenore di vita non subirà un tracollo. Ministri e sottosegretari (che non siano anche parlamentari) avranno gli stipendi decurtati del 10% ma solo sulla parte che supera gli 80mila euro annui. A deputati e senatori invece verrà lasciata la facoltà di stabilire da soli la misura delle riduzioni con appositi regolamenti votati dalle due camere.
I tagli colpiranno anche le consulenze esterne e i compensi dei Cda di società pubbliche, le spese per pubblicità e rappresentanza, le missioni internazionali, e le famigerate auto blu.
Condono, l’eterno ritorno. Nonostante la smentite e le denominazioni ufficiali – si parla di “razionalizzazione catastale” – sarebbe previsto un nuovo condono edilizio. Si tratta in sostanza di mettere a catasto 2 milioni di immobili “fantasma”, cioè attualmente non registrati (il che vale anche per gli ampliamenti). Ci sarà tempo fino 31 dicembre di quest’anno per mettersi in regola pagando una sanzione ridotta a un terzo.
Evasione fiscale, lotta tecnologica e locale. Il contrasto dell’evasione si avvarrà della tecnologia:
• fatture telematiche per importi superiori a 3mila euro,
• divieto di pagamenti in contanti oltre i 5mila euro (invece dei 12.500 attuali).
Anche i comuni saranno coinvolti, grazie a un sistema di incentivi, nella battaglia contro gli evasori: il 33% delle maggiori somme riscosse resterà nelle casse dell’ente locale..
Ticket sulle ricette. Dal 1° luglio 2010 potrebbe essere introdotto un ticket di 7,5 euro, e i cittadini attualmente esenti pagheranno invece 3 euro. Importi che dovrebbero ridursi a 6 e 2 euro a partire da gennaio 2011.
Svincoli a pagamento. Si prevede l’introduzione di pedaggi sulle tangenziali, i raccordi e le bretelle autostradali. Una misura per reperire risorse per le infrastrutture.
Vita dura per gli invalidi. Si ipotizza anche di vincolare al reddito l’assegno di accompagnamento per gli invalidi civili: sarà concesso solo a chi non supera i 25mila euro annui (e comunque l’indennità sarà corrisposta in misura tale da non superare il limite). Inoltre la percentuale di invalidità per ottenere la pensione sale dal 74 all’80%. Guerra inoltre ai falsi invalidi: sono previste 100mila verifiche straordinarie nel triennio 2010-2012.
Scuola, blocco assunzioni, ma nuovi fondi alle private. Niente tagli aggiuntivi per la scuola, già abbastanza martoriata ultimi anni. Ma l’organico degli insegnanti di sostegno nel 2010-2011 rimarrà invariato. In compenso sono previsti nuovi finanziamenti alla scuola privata paritaria che potrà contare su 330 milioni per il biennio 2011-2012. .
Tassazione delle stock option. Sulle stock option (la retribuzione dei manager con quote della società) e sui bonus per i dipendenti che superano il triplo della parte fissa della retribuzione ci sarà un’aliquota addizionale del 10%.
Stato d’emergenza. Per dichiarare lo Stato di emergenza in caso di calamità naturali, e lo stanziamento dei necessari fondi, la Protezione civile dovrà chiedere il consenso del ministero dell’Economia. (A.D.M.)