Anno nuovo, tassa nuova. Come già annunciato, infatti, il 2014 segna l’arrivo della nuova imposta sugli immobili, la Iuc (Imposta Unica Comunale), che si compone di tre elementi: Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, Tari, la tassa rifiuti e Imu.
E la sua prima scadenza è già alle porte, fissata sul calendario fiscale dei contribuenti il 16 gennaio.
Grande è la confusione che regna tra i cittadini per la giungla di imposte sul mattone, accresciuta dal fatto che in molti casi i Comuni devono ancora deliberare e rendere note le nuove aliquote. A questo proposito, è stato appena reso noto che i Comuni possono ulteriormente innalzare l’aliquota di base della Tasi, che potrebbe passare dal 2,5 per mille al 3 per mille, fino al 3,5 per mille, come ha confermato il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta.
Oltre al rebus delle aliquote, talvolta non è semplice neppure capire “chi paga cosa”: basti pensare che alcuni immobili saranno tenuti a pagare Imu, Tasi, Tari, Irpef e la seconda rata del 2013 denominata mini-Imu.
Per questi motivi il governo, nell’ultimissima versione della Legge di Stabilità, ha previsto le seguenti proroghe:
per l’imposta unica comunale (IUC) che si compone dell’IMU, della TARI e della TASI i seguenti termini di versamento:
– per l’IMU: il 16 giugno e il 16 dicembre;
– per la TARI e la TASI: almeno due rate a scadenza semestrale i cui termini sono stabiliti da ciascun comune in maniera anche differenziata fra i due tributi. E’ prevista la possibilità del pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno.
per la cosiddetta “mini IMU”, vale a dire l’eventuale parte residuale della seconda rata dell’IMU 2013 a carico del contribuente: il prossimo 24 gennaio;
per la maggiorazione standard della TARES: il prossimo 24 gennaio, a meno che il versamento non sia stato già effettuato entro il 2013.
Ecco come comportarsi nei casi più frequenti:
PROPRIETARI DI PRIMA CASA (escluse le categorie catastali A1, A8 e A9)
Addio vecchia Imu. La Tasi sulla prima casa non di lusso avrà un’aliquota tra l’1 e il 2,5 per mille che, come anticipato, potrebbe raggiungere il 3,5 per mille.
Scadenza il 16 gennaio (prorogata, vedi sopra).
Da pagare ci sarà anche la nuova tassa sui rifiuti denominata Tari, quest’ultima verrà determinata dal comune di residenza, quindi avremo aliquote e scadenze diverse in ogni parte d’Italia.
Per concludere, si avrà da pagare anche la mini-Imu, la tassa per quei contribuenti residenti nei comuni che hanno deciso per il 2013 di alzare l’aliquota Imu. Entro il 24 gennaio il proprietario dovrà sborsare il 40% della differenza tra l’imposta standard e quella realmente applicata dal municipio.
PROPRIETARI DI SECONDE CASE (E INQUILINI)
Sono tenuti a pagare l’Imu e la Tasi seguendo le aliquote imposte dal proprio comune di residenza, non potendo superare il tetto stabilito dal governo del 10,6 per mille. Se la casa dovesse essere affittata sarà il Comune a decidere come dividere gli importi fra proprietario ed inquilino, si calcola tra il 10 e il 30%. La Tari si pagherà anche sulle seconde case, come si pagherà anche l’Irpef, il 50% rispetto alla norma precedente, se le case dovessero trovarsi nel Comune di residenza.