È stato un 2019 decisamente impegnativo per il Premier Giuseppe Conte che nel tradizionale appuntamento di fine anno con la stampa, a Villa Madama, ha difeso l’operato dell’esecutivo e presentato il piano per il rilancio dell’azione del governo per i prossimi tre anni.
CONTE IL “MARATONETA”
“Finora abbiamo corso i 100 metri e sono orgoglioso dei risultati, ma ci aspetta una maratona di 3 anni a partire da gennaio”, ha esordito il Presidente del Consiglio che ha elogiato il lavoro sulla manovra “seria e responsabile”, sottolineando con particolare enfasi di aver centrato l’obiettivo di reperire i 23 miliardi necessari per disinnescare l’IVA.
Poi ha annunciato lo sdoppiamento del Miur e la nomina di due nuovi ministri, Lucia Azzolina all’Istruzione, Gaetano Manfredi all’Università e ricerca dopo le dimissioni di Fioramonti.
LA RICETTA DI CONTE
Il Premier ha quindi indicato le priorità, a partire dalla semplificazione della Pubblica Amministrazione da realizzare anche attraverso la svolta verso il digitale per migliorare i rapporti con cittadini e imprese, e spingere la competitività del Paese.
“Bisogna lavorare per incrementare le infrastrutture, migliorare e manutenerle in modo efficace: quello che abbiamo osservato fino qua non ci piace. Serve una manutenzione più efficace, ordinaria e straordinaria”, ha proseguito.
Altro pilastro dell’azione di Governo, la lotta senza quartiere all’evasione fiscale definita senza mezzi termini “un furto”. “Abbiamo dato un segnale preciso con un pacchetto di misure che ci permetteranno di recuperare importanti risorse. L’evasione è un furto che svantaggia i cittadini onesti, dobbiamo pagare tutti perchè tutti possiamo pagare meno. Se recuperiamo ingenti risorse dall’economia sommersa, possiamo concretamente abbassare le tasse. Se le misure si riveleranno efficaci potremmo arrivare a riformare il sistema fiscale e ad abbassare la pressione”, ha ribadito il Premier. In cima all’agenda di Governo anche l’emergenza giovani sul fronte dell’occupazione e il rilancio del Sud.
DOSSIER BOLLENTI
Non è mancato un passaggio su due dossier bollenti sui quali il Governo dovrà mettere mano in fretta. “A breve torneremo con soluzioni per l’Ilva e anche per la città di Taranto”, ha anticipato il Premier che ha anche parlato della Banca Popolare di Bari: “mettiamo in sicurezza i risparmi dei cittadini e un polmone creditizio fondamentale per il territorio, ma in prospettiva non escludiamo una soluzione di mercato. Non è un salvataggio, ma un sostegno dello Stato”.
Appuntamento, dunque, a gennaio che nelle intenzioni del Premier sarà “l’occasione per fermarsi a riflettere e confrontarsi per cercare di rilanciare l’azione di governo. Già scegliere l’ordine temporale delle misure da adottare sarà una scelta politica, nell’interesse dei cittadini e del Paese”, ha concluso Conte.