“Il nostro obiettivo è la Flat tax con un’unica deduzione fiscale che assorbirà tutte le detrazioni. Vogliamo portare al 15% l’aliquota fino a 55.000 euro di reddito familiare. Ci saranno benefici per 20 milioni di famiglie e 40 milioni di contribuenti. Ci sarà un grande impulso ai consumi e risparmi per 3.500 euro per una famiglia monoreddito con un figlio. C’è l’intenzione di portare nelle tasche 12-13 miliardi di euro”.
L’ex sottosegretario alle infrastrutture Armando Siri, fedelissimo di Salvini in materia di Fisco, ha presentato la proposta della Lega in tema di Flat tax nel corso dell’incontro con le parti sociali al Viminale
DI MAIO: SE LEGA È PRONTA FACCIAMOLA SUBITO – “Sulla Flat Tax non solo è sì, ma facciamola anche prima di settembre se il piano della Lega è già pronto. Basta che aiuti le famiglie normali e non si facciano scherzetti agli italiani”, ha commentato il vicepremier, ministro del Lavoro e leader politico del M5S, Luigi Di Maio, su Facebook. “Per anni – afferma il vicepremier – abbiamo avuto governi che davano 1 e toglievano 10. Il gioco delle tre carte no, ma sono fiducioso”.
CONTE CONTRO SALVINI – Oggetto della nuova tensione l’incontro che il vicepremier ha avuto con le parti sociali al Viminale sulla manovra economica per il 2019. Che va definita tra luglio e agosto, ha affermato Matteo Salvini nel corso dell’incontro, secondo quanto riferito da fonti che hanno partecipato al vertice. “La facciamo insieme” ha aggiunto poi il vicepremier secondo il quale, tra 15 giorni, ci sarà un altro incontro. “Nessuno vuole sostituirsi all’esecutivo” ha poi assicurato Salvini. ”Il tavolo va avanti da quasi 5 ore, con tantissime proposte e spunti interessanti” ha riferito il ministro dell’Interno in una nota.
Riguardo alla manovra, Conte ha precisato che “viene fatta qui dal presidente del Consiglio con il ministro dell’Economia, con tutti gli altri ministri interessati. Non si fa altrove. I tempi li decide il presidente del Consiglio”