Bonus per chi paga le tasse: cos’è la pagella fiscale

Il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha annunciato una riforma fiscale con pagella: chi è onesto e paga le tasse pagherà di meno

Foto di Emanuela Galbusera

Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha annunciato una pagella fiscale e un bonus per chi è in regola con le tasse. “In realtà stiamo pensando a un sistema più articolato, che va nella direzione di cambiare verso alla fiscalità del nostro Paese. Con la pagella, chi è onesto pagherà meno“, ha dichiarato annunciando anche modifiche all’Ires, la tassa sulle imprese:  “Si dovrà abbassare l’aliquota Ires, perché alcuni crediti di imposta e agevolazioni non saranno più compatibili. Ma noi faremo di più: avremo una nuova Ires, con base imponibile più ampia modulata su due aliquote, con l’intento di far pagare meno chi più assume e investe“.

Cos’è la pagella fiscale

Il viceministro dell’economia Maurizio Leo ha annunciato l’introduzione di un sistema articolato che vuole cambiare la fiscalità del nostro Paese, e di una pagella in un cui chi è in regola con le tasse viene premiato e pagherà meno.
A partire dai soggetti più piccoli, fino a 5 milioni di ricavi/compensi, ai quali si applicano gli Isa, gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale che attribuiscono ai contribuenti un voto.
“Immaginiamo che uno di questi soggetti abbia un buon voto Isa, pari a 8: l’amministrazione gli potrà proporre un patto. Un’adesione 4.0, potremmo dire, che dovrà durare almeno un biennio, in modo che egli abbia la certezza della stabilità del suo rapporto con il fisco” ha detto il viceministro.

Cosa succede a chi ha un voto basso

Il bonus potrebbe essere utile per chi è in regola con le tasse, ma cosa succede a chi ottiene un punteggio Isa basso?
“Immaginiamo, invece, un soggetto con voto Isa basso, diciamo 3: con archivi informatici, banche dati, informazioni delle fatture elettroniche e tutto ciò combinato con analisi predittive e intelligenza artificiale, l’amministrazione potrà proporre anche a questo contribuente un’adesione 4.0, in modo che il suo voto Isa arrivi a un livello accettabile. Ebbene, se questo soggetto accetta di pagare più di quanto pagava prima, anche lui riceverà in cambio semplificazioni, certezze e altre misure premiali”, spiega il viceministro.

Come cambia l’Ires

Tra i progetti del governo c’è anche la nuova Ires, che verrà realizzata all’interno del quadro di riferimento internazionale che entrerà in vigore nel 2024, con la global minimum tax. Si dovrà abbassare l’aliquota Ires perché alcuni crediti di imposta e agevolazioni non saranno più compatibili. Secondo quanto detto dal viceministro Leo, ci sarà una nuova Ires, con una base imponibile più ampia e modulata su due aliquote, con l’intento di far pagare meno chi più assume e investe.