Bonus mobili anche per gli acquisti a rate. Novità su ristrutturazioni

Sconto fiscale anche per mobili ed elettrodomestici acquistati a rate. Detrazioni per le ristrutturazione edilizia, informazioni e novità

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente fornito importanti precisazioni inerenti il bonus fiscale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, una delle misure oggetto di maggior interesse, vincolata alle condizioni previste dal provvedimento sulle detrazioni per le ristrutturazioni edilizi oppure agli interventi finalizzati al risparmio energetico.

I recenti chiarimenti sul bonus mobili illustrati nelle FAQ dell’Agenzia delle Entrate, precisano che:
– anche gli acquisti a rate per elettrodomestici e arredi garantiscono l’accesso al bonus fiscale, purché  “la società di finanziamento effettui il pagamento al fornitore dei mobili con un bonifico bancario o postale che contenga tutti i dati previsti dalla norma: causale del versamento con indicazione degli estremi della norma agevolativa (articolo 16-bis del Dpr 917/1986), codice fiscale di chi acquista i mobili, numero di partita Iva del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato”;
– lo sconto fiscale è garantito anche nei casi in cui l’acquisto di un nuovo immobile non sia ancora concluso: è sufficiente infatti aver stipulato il “compromesso” e averlo registrato il contratto preliminare presso l’Agenzia delle Entrate.
La circolare 11/E/2014 inoltre rivela che gli interventi che costituiscono il presupposto del bonus mobili includono quelli finalizzati al risparmio energetico, che possono essere effettuati anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, purché si configurino quanto meno come interventi di “manutenzione straordinaria”, ove effettuati su singole unità immobiliari residenziali.
Sui metodi di pagamento si chiarisce che la transazione deve avvenire mediante l’apposita procedura di bonifico bancario e postale che prevede la ritenuta del 4% ma rimane ferma la possibilità, prevista dalla circolare n. 29/E del 2013, di effettuare il pagamento mediante carte di credito e di debito.

Oltre a regalare 14 punti percentuali in più di sconto fiscale in più, il governo Monti aveva anche raddoppiato il tetto di spesa ammesso alla detrazione, da 48mila a 96mila euro, triplicando la detrazione massima consentita: prima era il 36% di 48.000, cioè 17.280 euro ora è il 50% di 96.000, cioè 48.000 euro.

Il bonus mobili o bonus arredi è stato prorogato fino al 31 dicembre 2014, prevedendo la detrazione Irpef al 50% (in 10 anni) per l’acquisto di beni e grandi elettrodomestici di classe A e A+ per arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione. A condizione che essi siano destinati all’immobile da ristrutturare (cioè sono detraibili solo se rientrano in un intervento edilizio).
In base a quanto introdotto con il decreto sul Piano Casa ricordiamo che per il bonus mobili è saltato il vincolo legato all’importo dei lavori effettuati: sarà quindi possibile effettuare acquisti a prescindere dai soldi spesi per i lavori di ristrutturazione. A condizione però che l’importo della spesa non superi i 10.000 euro per immobile.
BONUS RISTRUTTURAZIONI
Tra le agevolazioni sulla casa, gli sconti per per le ristrutturazioni edilizie (introdotti dalla legge 449/1997) continuano a essere largamente apprezzati dai contribuenti. Gli ultimi interventi legislativi hanno prima aumentato la percentuale di spesa detraibile dal 36 al 50% estendendo lo sconto fino al 31 dicembre 2014 e includendo nel provvedimento anche mobili e arredi.
La detrazione rimane al 50% (in 10 anni), con limite di spesa a 96mila euro, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2014. Nel 2015 la detrazione 50% si ridurrà al 40%, fino a ritornare detrazione 36% nel 2016 con limite di spesa a 48mila euro. Ciò significa che la metà delle spese sostenute fino a fine anno per gli interventi edilizi in casa (materiali, manodopera, progettazione ecc.) possono essere detratte dall’Irpef in 10 rate annuali. Si possono recuperare fino a 48mila euro (il 50% dei 96mila).
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