Delega fiscale, stop del Senato. Bloccate la riforma del catasto e la detrazione degli scontrini

Palazzo Madama non approva e rispedisce in Commissione il testo delle legge delega fiscale. Molte novità attese restano congelate

Equità e semplificazione possono attendere. Il Senato ha bloccato e rispedito al mittente (cioè in Commissione Finanze) il disegno di legge delega che incarica il Governo a emanare “disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita”, appunto. Il Pdl ha respinto molte delle misure volute dal governo e diverse novità fiscali attese restano al palo. Tra queste la riforma del catasto, che potrebbe portare una migliore redistribuzione del carico dell’Imu, l’introduzione del conflitto di interessi fiscale tramite la detraibilità degli scontrini e le nuove norme sull’elusione fiscale.

 

Nuovo catasto: dubbi sull’Imu invariata

 

La legge delega contiene le linee-guida della rifoma del catasto che mira ad allineare le rendite catastali ai valori di mercato e rendere più equa la tassazione degli immobili, evitando che gli attici dei centri storici, una volta classificati come “popolari” e ora invece di lusso, valgano catastalmente meno un bilocale di periferia. Tra i punti principali della riforma ci sarebbero il cambio dell’unita di misura del valore immobiliare (in metri quadri e non più in vani) e l’introduzione della rendita media ordinaria che si basa sulla media dei valori di vendita e locazione degli immobili della stessa zona (o “ambito territoriale”) nei 3 anni precedenti, integrata con altri parametri edilizi.

 

Per evitare che la riforma si trasformi in un ulteriore aumento dell’Imu è stata introdotta nella delega la “clausola di invarianza” che garantirebbe, cioè, che l’aggiornamento delle rendite non produca un aumento di gettito dell’Imu. Ma il Pdl non si fida. Va detto per inciso che “gettito invariato” non significa che l’Imu non aumenti per nessuno: per quelli dell’attico accatastato come casa popolare probabailmente sì. Ma la riforma vuole appunto redistribuire la tassazione con più equità tra tutti i contribuenti.

 

Detrazione degli scontrini: niente conflitto d’interessi

 

Anche se non sembra essere uno dei punti contestati, l’opposizione al testo della delega blocca anche la tanto attesa detraibilità degli scontrini e delle ricevute fiscali per far emergere il nero. Con questa norma le famiglie potrebbero abbattere il proprio carico fiscale detraendo o deducendo alcune spese di base (come attualmente si fa con le spese mediche) e avrebbero l’interesse a richiedere scontrini e ricevute quando pagano. Nonostante i dubbi di qualcuno, il meccanismo – esistente in altri paesi – avrebbe potuto essere un bel colpo alla piccola evasione fiscale diffusa. Ovviamente contro l’interesse di commercianti, artigiani e liberi professionisti.

 

Lotta all’elusione: ancora poche garanzie

 

La legge ridefinisce anche l’abuso del diritto, inteso come uso distorto di strumenti giuridici col solo scopo di pagare meno tasse, cioè anche se di per sé la condotta non è illegale. I senatori che si cono opposti temono che la norma lasci un margine di discrezione e di verifica troppo ampio agli ispettori del fisco.

 

Blocco dell’Irap e fusione delle agenzie fiscali

 

Oltre a questi punti, il blocco della delega congela anche altri provvedimenti importanti come l’accorpamento delle agenzie fiscali (soprattutto la fusione tra Agenzia delle Entrate quella del Territorio) sul quale il governo però vuole procedere ugualmente (i decreti firmati dal ministro dell’Economia Grilli sono già puibblicati sulla Gazzetta ufficiale) e l’esenzione dall’Irap per le imprese individuali senza dipendenti. (A.D.M.)