Canone Rai in bolletta, finora incassato “solo” un miliardo

Si allontana l'obiettivo di 1,8 miliardi per l'intero 2016

I conti non tornano sul fronte del canone Rai. Gli introiti versati nella casse del Tesoro attraverso la prima rata del canone, inserita nelle bollette della luce di luglio/agosto, non arriva nemmeno a 1 miliardo di euro, come risulta dai dati del Ministero dell’economia.

DATO PARZIALE- Nel comunicato del Mef si parla di “quasi 1.000 milioni per le prime rate”. Una cifra poco compatibile con le ottimistiche previsioni del governo di un extra gettito di circa 500 milioni rispetto alle cifre incassate negli anni precedenti il sistema “a bolletta”. Ma il dato è ancora troppo “generico” dato che il Mef non specifica quale sia il periodo di riferimento. Si aspettano i dati che l’Agenzia delle entrate dovrebbe fornire nei prossimi giorni, dall’incasso totale all’ammontare delle richieste di esenzione, passando per il totale delle richieste di rimborso e degli anziani esenti di diritto, che si aggirerebbero attorno alle 300mila unità. A quel punto sarà possibile avere un quadro attendibile della situazione.

IL GOVERNO È OTTIMISTA- A giustificare la probabile parzialità dei dati c’è la spiegazione fornita dal viceministro dell’Economia Enrico Zanetti, che nei giorni scorsi aveva sottolineato come una fetta della popolazione, ad esempio gli abitanti delle isole, pagano tramite F24 e non con la bolletta elettrica, e che per loro sarà possibile effettuare i versamenti entro il 31 ottobre. Infine, nel conteggio finale del gettito 2016 del canone Rai bisogna ancora aspettare gli altri 20 o 30 euro per gli ultimi mesi dell’anno, per arrivare al saldo totale dell’imposta Rai, che è appunto 100 euro. Perciò, il governo è molto ottimista sugli incassi del canone e punta a una somma finale di 1,86 miliardi per far felici le casse pubbliche.

UN FLOP, I CONTI NON TORNANO – Nonostante l’ottimismo dell’Agenzia delle Entrate e del governo, i conti non tornano. Il dato sembra sensibilmente più basso rispetto alle attese, da momento che – considerando anche le due o tre rate mancanti – sarebbe difficile immaginare a questo punto l’incasso di circa 1,861 inizialmente previsto.
Lo ribadisce il presidente Codacons, Carlo Rienzi: “Un dato molto lontano da quello preventivato e che sarebbe dovuto entrare nelle tasche della rete attraverso la prima rata. Il canone Rai si conferma così la tassa più odiata dagli italiani, e la scelta di inserire il balzello in bolletta non sta dando i risultati sperati, ma anzi sta producendo l’effetto opposto: gli utenti vivono la rivoluzione del canone come un abuso ingiusto, l’evasione prosegue e i cittadini si stanno ribellando all’imposizione del canone in bolletta, come risulta dai deludenti dati sugli incassi”.

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