Bollo auto: quanto costa e come pagarlo

In Italia circolano circa 40 milioni di macchine, per cui i proprietari, salvo esenzioni, devono pagare annualmente il bollo auto: ecco la guida

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Il bollo auto è la tassa dovuta da chi possiede un veicolo, a prescindere dal suo utilizzo. La cifra da pagare dipende dalla potenza e dall’età della macchina, dal territorio di competenza, da eventuali agevolazioni per auto non inquinanti. Ma come si calcola la quota esatta? E in quali circostanze non bisogna pagare? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Chi deve pagare il bollo auto e da cosa dipende

Il bollo auto è dovuto per le autovetture, gli autoveicoli a uso promiscuo, gli autobus, gli autoveicoli a uso speciale e i motocicli in base alla potenza effettiva del veicolo espressa in kilowatt, come riportato sulla carta di circolazione – cioè il libretto.

Ma attenzione.

  • Se il numero dei Kw contiene una virgola, le cifre decimali non devono essere considerate.
  • Se manca l’indicazione della potenza in Kw, la tassa deve essere versata in relazione alla potenza massima espressa in cc.

Come si calcola il bollo auto e quanto costa

Per ottenere la tassa da versare, ogni Regione stabilisce un importo da moltiplicare per il numero di kW. Tale cifra aumenta con la classe ambientale del veicolo, da Euro 0 a Euro 6. Le tabelle cambiano in base alla soglia dei 100 kW di potenza, che per i motocicli è invece fissata ai 50 cc o a 11 kW.

Di seguito la tariffa nazionale, a cui è necessario aggiungere l’eventuale quota territoriale.

Classe ambientale Fino a 100 kW Oltre 100 kW
Euro 4, Euro 5 o Euro 6 2,58 €/kW 3,87 €/kW
Euro 3 2,70 €/kW 4,05 €/kW
Euro 2 2,80 €/kW 4,20 €/kW
Euro 1 2,90 €/kW 4,35 €/kW
Euro 0 3,00 €/kW 4,50 €/kW

Con un’auto Euro 4 da 120 kW, dunque, bisognerà fare il seguente calcolo.

  • 2,58 euro * 100 + 3,87 euro * 20 = 258 euro (bollo dovuto per i primi 100 kW) + 77,4 euro (bollo dovuto per i kW in eccesso) = 335,4 euro.

Il bollo si paga ogni anno. La scadenza corrisponde nella maggior parte dei casi con il mese di immatricolazione dell’auto. La ricevuta deve essere conservata per almeno tre anni.

costo bollo auto

Cos’è il superbollo da pagare oltre i 185 kW

Il discusso superbollo, entrato in vigore nel 2011, è una sovrattassa per auto con potenza superiore ai 185 kW e impone il pagamento di ben 20 euro per ogni kW eccedente. Tale importo diminuisce però con l’avanzare degli anni.

  • 60% del totale tra i 6 e i 10 anni dalla prima immatricolazione.
  • 30% del totale tra gli 11 e i 14 anni dalla prima immatricolazione.
  • 15% del totale tra i 15 e i 19 anni dalla prima immatricolazione.
  • Decade oltre i 20 anni.

Le esenzioni per i veicoli storici: quando scattano

Gli autoveicoli e i motoveicoli di interesse storico e collezionisti, cioè dotati di certificato di rilevanza storica rilasciato da apposite associazioni, federazioni e registri storici.

  • Se i veicoli sono immatricolati da oltre 20 anni, il bollo è ridotto del 50%.
  • Se i veicoli sono immatricolati da oltre 30 anni, il bollo non è dovuto. Bisogna però pagare la tassa di circolazione.

Quali sono le altre esenzioni e da cosa dipendono

Sono poi esentate dal pagamento del bollo auto anche le seguenti categorie di veicoli.

  • Auto elettriche per i primi 5 anni di immatricolazione.
  • Auto ibride in alcune regioni.
  • Ciclomotori e quadricicli leggeri, come le minicar. In quel caso è dovuta la tassa di circolazione.
  • Veicoli di associazioni senza scopo di lucro, come le ambulanze.
  • Veicoli utilizzati per il trasporto di persone con disabilità.

Esistono poi delle esenzioni specifiche nei vari territori, ed è meglio informarsi presso l’ente o l’organismo di competenza: l’ACI, l’Agenzia delle Entrate o la stessa Regione.

Quali voci del bollo auto non devono più essere pagate

A differenza del passato, non bisogna più versare le seguenti voci.

  • Sovrattassa di alimentazione a gasolio.
  • Canone dell’autoradio.
  • Bollo sulla patente.

Inoltre non esiste più l’obbligo di esporre o di portare con sé il contrassegno. Questa regola, tuttavia, non vale per i ciclomotori.

Come si paga il bollo auto online e dal vivo

Dal 2020 il pagamento della tassa automobilistica avviene tramite la piattaforma digitale PagoPA. Le transazioni possono essere eseguite:

  • online, utilizzando i servizi pagoBollo, l’app IO, l’home banking, sul sito ACI;
  • di persona presso gli sportelli bancomat abilitati, nei punti vendita aderenti a PagoPA (Sisal, Lottomatica, Banca 5, ecc.), negli uffici postali, presso l’ACI.