Bed and breakfast e case vacanze, quanti sono quelli irregolari

La Guardia di Finanza a caccia dei B&B irregolari, rafforzati i controlli nelle località di vacanza

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

La Guardia di finanza ha iniziato ad effettuare alcuni controlli sui bed and breakfast. L’intento è quello di verificare che siano in regola con la normativa in vigore e, quali, invece, non rispettino proprio per niente la normativa attualmente in vigore. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio cosa stia accadendo.

Scattano i controlli della Guardia di finanza sui bed and breakfast

I proprietari di bed and breakfast devono prestare la massima attenzione: la Guardia di Finanza ha rafforzato i controlli sulle strutture. Chi non è in regola potrebbe pagare un conto salato.

Case in affitto e B&B nel mirino delle Fiamme Gialle con controlli a tappeto nelle località di vacanza per verificare eventuali irregolarità. Da giugno ad agosto, in meno di tre mesi, sono stati effettuati ben 27.121 controlli, con una crescita del 22% rispetto all’estate dell’anno scorso. Sono stati effettuati circa 400 interventi al giorno, con una media di 18 all’ora.

Sono state passate al setaccio le case vacanze nelle località balneari, in montagna e anche nelle città d’arte. Due su tre sono risultate irregolari, con la contestazione di 1.680 violazioni, come riferisce la GdF. Le regioni dove sono state riscontrate maggiori irregolarità sono Sardegna, Puglia, Toscana, Emilia Romagna e Lazio.

Tra le irregolarità rilevate: meno camere e meno posti letto dichiarati agli enti territoriali rispetto a quelli realmente affittati ai turisti e perfino bed and breakfast totalmente abusivi in quanto privi delle autorizzazioni di inizio attività rilasciate dai Comuni.

Alle Cinque Terre, l’80% degli operatori turistici ha dichiarato meno camere e meno posti letto di quelli effettivi, che hanno fruttato oltre 1 milione di euro di ricavi non dichiarati, mentre l’Iva evasa ammonta a oltre 140.00 euro.

A Catania, invece, sono stati scoperti B&B sconosciuti al Fisco ma pubblicizzati sul web e molto popolari tra gli utenti. Di queste strutture ricettive, 5 erano totalmente abusive, prive delle autorizzazioni di inizio attività, e non in regola con gli obblighi tributari.

Scattano le prime denunce

Alcuni gestori di B&B sono stati denunciati per non aver comunicato alla Questura i nominativi dei loro clienti. Comunicazione che va fatta attraverso il portale Alloggiati Web. Ricordiamo, poi che sono entrate in vigore le norme che disciplinano gli affitti brevi.

I controlli della Guardia di Finanza hanno riguardato non solo le case vacanze, i bed and breakfast e l’evasione fiscale legata agli affitti turistici, ma anche il contrasto all’abusivismo commerciale, alle truffe del carburante, al “caporalato” e alla contraffazione, inclusi i prodotti non sicuri e i traffici di droga, in parte destinata a rifornire i punti di spaccio delle località di villeggiatura.

Nello svolgimento di questa attività, le Fiamme Gialle hanno scoperto 6.483 lavoratori in nero, di cui il 42% erano stranieri e ventiquattro erano minori. A seguito dei controlli sul lavoro sono state denunciate cinquantasei persone.

Come precisa la Guardia di Finanza in una nota, l’obiettivo dei controlli estivi è quello di contrastare “tutti i fenomeni illegali in grado di turbare il libero svolgimento delle imprese sane e garantire, contemporaneamente, il massimo livello di sicurezza economico-finanziaria ai cittadini che, dopo mesi di stressante e ininterrotto lavoro, hanno il diritto di godersi un periodo meritato di ferie”.