Lavoro, Istat: tasso occupazione stabile al 60,2% in terzo trimestre

(Teleborsa) – Gli occupati, nel terzo trimestre 2022, sono 12 mila in meno rispetto al secondo (-0,1%), a seguito della diminuzione dei dipendenti a termine (-59 mila, -1,9% in tre mesi) non compensata dall’aumento di quelli a tempo indeterminato (+34 mila, +0,2%) e degli indipendenti (+12 mila, +0,2%); diminuisce anche il numero di disoccupati (-52 mila, -2,6% in tre mesi) mentre quello degli inattivi di 15-64 anni è in leggera crescita (+30 mila, +0,2%).

Lo rende noto l’Istat spiegando che i tassi presentano una dinamica simile: il tasso di occupazione è stabile al 60,2%, quello di
disoccupazione è in calo (-0,2 punti) e il tasso di inattività 15-64 anni aumenta lievemente (0,1 punti). I dati provvisori del mese di ottobre 2022 segnalano, rispetto al mese precedente, un aumento del numero di occupati (+82 mila, +0,4%) e del tasso di occupazione (+0,2 punti), un ulteriore calo dei disoccupati (-8 mila, -0,4%), degli inattivi (-62 mila, -0,5%), e dei relativi tassi (-0,1 e -0,2 punti, rispettivamente).

Nel terzo trimestre dell’anno – si legge nel report – l’input di lavoro utilizzato complessivamente dal sistema economico (espresso dalle ore lavorate di Contabilità Nazionale) rimane stabile rispetto al trimestre precedente; continua la crescita tendenziale (+2,7% rispetto allo stesso trimestre del 2021), seppur a ritmo meno sostenuto rispetto alla dinamica degli ultimi cinque trimestri.

Il numero di occupati, stimati dalla Rilevazione sulle forze di lavoro al netto degli effetti stagionali, scende lievemente e si attesta a 23 milioni 126 mila (-12 mila, -0,1% rispetto al secondo trimestre 2022); la diminuzione dei dipendenti a termine (-59 mila, -1,9% in tre mesi) non è stata compensata dall’aumento di quelli a tempo indeterminato (+34 mila, +0,2%) e degli indipendenti (+12 mila,
+0,2%). Il tasso di occupazione rimane invariato al 60,2% ed è stabile per entrambe le componenti di genere, per il Nord e i 35-49enni; è invece in aumento nel Centro (+0,4 punti) e tra i 50-64enni (+0,3 punti), a fronte del calo nel Mezzogiorno (-0,3 punti) e tra i giovani di 15-34 anni (-0,2 punti). Il tasso di disoccupazione scende al 7,9% (-0,2 punti in tre mesi) mentre quello di inattività è in leggera crescita portandosi al 34,5% (+0,1 punti).

Nelle imprese dell’industria e dei servizi, la crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti sia attesta allo 0,5% e aumenta sia la componente full time (+0,6%) sia quella part time (+0,3%). Prosegue la crescita su base annua, ma con una lieve decelerazione rispetto alla tendenza rilevata negli ultimi otto trimestri: le posizioni lavorative dipendenti aumentano del 3,8%, con una crescita più intensa della componente a tempo pieno rispetto a quella a tempo parziale (rispettivamente +4,5% e +2,1%).