Chiusura in rosso per l’azionario europeo. Giù anche Piazza Affari

(Teleborsa) – Seduta negativa per la maggior parte delle Borse europee, in una seduta senza grandi spunti e in cui gli occhi degli investitori sono stati puntati sulle decisioni della Cina di riaprire la sua economia. Gli effetti sui mercati di queste notizie, dopo i primi rialzi in concomitanza del loro annuncio, non sono infatti facilmente decifrabili, e bisognerà aspettare settimane o mesi per comprendere se la Cina sarà efficace nella gestione di milioni di nuovi casi di coronavirus. Il balzo delle infezioni ha alimentato nuove preoccupazioni sulla diffusione di diverse varianti e su nuove ondate in Occidente, tanto che il ministro della Salute italiano ha disposto tamponi antigenici Covid-19 obbligatori e relativo sequenziamento del virus per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia.

Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,063. Lieve calo dell’oro, che scende a 1.801,8 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla dell’1,95%, scendendo fino a 77,98 dollari per barile.

Aumenta di poco lo spread, che si porta a +213 punti base, con un lieve rialzo di 4 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 4,64%.

Tra le principali Borse europee tentenna Francoforte, che cede lo 0,50%, resistente Londra, che segna un piccolo aumento dello 0,39%, e sostanzialmente debole Parigi, che registra una flessione dello 0,61%.

Sessione debole per il listino milanese, che termina con un calo dello 0,36% sul FTSE MIB, mentre, al contrario, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si ferma a 25.876 punti, in prossimità dei livelli precedenti.

Negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,85%); sulla stessa tendenza, leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,23%).

Nella Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 0,82 miliardi di euro, in calo di 145,8 milioni di euro, rispetto ai 0,96 miliardi della vigilia; i volumi si sono attestati a 0,32 miliardi di azioni, rispetto ai 0,34 miliardi precedenti.

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, Amplifon avanza dell’1,31%.

Si muove in modesto rialzo Recordati, evidenziando un incremento dell’1,09%.

Bilancio positivo per Inwit, che vanta un progresso dello 0,84%.

Sostanzialmente tonico Buzzi Unicem, che registra una plusvalenza dello 0,64%.

Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Saipem, che ha chiuso a -3,35%.

Si concentrano le vendite su Hera, che soffre un calo del 2,31%.

Vendite su CNH Industrial, che registra un ribasso dell’1,92%.

Seduta negativa per Iveco, che mostra una perdita dell’1,86%.

Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Sanlorenzo (+2,50%), Luve (+1,69%), CIR (+1,59%) e Mutuionline (+1,49%).

I più forti ribassi, invece, si sono verificati su GVS, che ha archiviato la seduta a -6,94%.

Vendite a piene mani su Ariston Holding, che soffre un decremento del 4,24%.

Sotto pressione Juventus, che accusa un calo del 3,80%.

Scivola Acea, con un netto svantaggio del 3,04%.