(Teleborsa) – Bilancio negativo per le principali borse europee, mentre la borsa di Milano riesce a schivare le vendite e chiudere la seduta sulla linea di parità, in una giornata priva di grandi spunti visto l’avvicinarsi delle festività natalizie. Le novità più rilevanti sono arrivate dal Giappone, con la Bank of Japan che è intervenuta sulla curva dei rendimenti, come se le autorità giapponesi volessero preparare il mercato per il fatto che anche lì è finita l’era degli aiuti di ammontare indefinito e a costo zero.
Sul fronte macroeconomico, l’indice dei prezzi alla produzione in Germania ha mostrato un rallentamento a novembre per il secondo mese consecutivo.
A Piazza Affari sono deboli le utilities, nonostante ieri il Consiglio EU abbia approvato il meccanismo del price cap sul prezzo del gas a livello europeo. Secondo Equita, il cap fornisce una parziale protezione contro l’eccessivo aumento del costo energia ai clienti finali (minore impatto sul ciclo dei pagamenti) e contro l’esplosione dei collaterali a garanzia sui contratti di copertura per gli operatori energetici.
Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,061. Pioggia di acquisti sull’oro, che sta portando a casa un guadagno dell’1,63%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,06%.
Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +216 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,45%.
Tra le principali Borse europee tentenna Francoforte, che cede lo 0,42%, andamento cauto per Londra, che mostra una performance pari a +0,09%, e sostanzialmente debole Parigi, che registra una flessione dello 0,35%.
Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che archivia la sessione sui livelli della vigilia con il FTSE MIB che si ferma a 23.718 punti; sulla stessa linea, chiude la giornata senza infamia e senza lode il FTSE Italia All-Share, che rimane a 25.685 punti. In frazionale calo il FTSE Italia Mid Cap (-0,62%); come pure, poco sotto la parità il FTSE Italia Star (-0,68%).
Alla chiusura della Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 1,21 miliardi di euro, in deciso ribasso (-63,47%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 3,3 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,8 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,42 miliardi.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, exploit di BPER, che mostra un rialzo del 4,48%. Su di giri Banco BPM (+4,13%). Acquisti a piene mani su Unicredit, che vanta un incremento del 4,02%. Si muove in territorio positivo Intesa Sanpaolo, mostrando un incremento del 2,02%.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Campari, che ha chiuso a -3,19%. Spicca la prestazione negativa di DiaSorin, che scende del 2,81%. Iveco scende del 2,45%. Calo deciso per A2A, che segna un -2,31%.
Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Cembre (+4,44%), Saras (+4,05%), Juventus (+3,15%) e Banca Ifis (+2,74%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Alerion Clean Power, che ha terminato le contrattazioni a -3,25%. Sotto pressione Tinexta, con un forte ribasso del 3,16%. Soffre Industrie De Nora, che evidenzia una perdita del 2,95%. Preda dei venditori Salcef Group, con un decremento del 2,90%.