(Teleborsa) – A due colori le principali Borse asiatiche in una sessione caratterizzata dalla cautela per il meeting della Federal Reserve.
Domani sera la Banca Centrale americana dovrà decidere se alzare i tassi di interesse per la prima volta dal 2008 oppure rimandare l’exit strategy a causa delle pressioni deflazionistiche esercitate dal mini greggio.
Ed è proprio il petrolio l’altro market mover di queste ultime sedute. Oggi le quotazioni dell’oro nero si sono stabilizzate dopo il crollo che ha portato il Wti sotto i 35 dollari al barile, favorendo qualche ricopertura sui listini.
Discorso a parte per la Borsa di Tokyo, che oltre alla cautela e al crollo del petrolio ha sofferto anche l’ulteriore apprezzamento dello yen sulle principali controparti, dollaro in testa.
L’indice Nikkei ha lasciato sul parterre l’1,68% a 18.565 punti mentre il più ampio Topix ha ceduto l’1,66% a 1.502 punti.
Tra i mercati già chiusi Seul avanza dello 0,27%, Taiwan dello 0,41%.
Fra le altre Borse ancora in contrattazione, debole Shanghai -0,29%, in recupero Hong Kong +0,96%, leggermente positiva Singapore +0,16%, mentre Bangkok vola con un +1,66%. Piatte Jakarta e Kuala Lumpur.