Il tesoro degli oligarchi russi per ricostruire l’Ucraina: quanto vale

Allo studio dell'Unione europea una stretta sulla violazione delle sanzioni agli oligarchi russi, con la confisca per chi commette reato

Bruxelles avrebbe un piano per sequestrare parte dell’immenso patrimonio degli oligarchi russi in Europa e utilizzarlo per la ricostruzione dell’Ucraina. La Commissione starebbe valutando la possibilità di non limitarsi a congelare i beni delle personalità sanzionate perché nella cerchia di Vladimir Putin, e considerate coinvolte nel finanziamento della guerra, ma di confiscare il loro tesoro di yacht e ville.

Il tesoro degli oligarchi russi per ricostruire l’Ucraina: il piano della Commissione europea

Il piano dell’Unione europea passa da una stretta sulle violazioni da parte degli oligarchi russi delle sanzioni europee, ad esempio “spostando i loro yacht fuori dall’Ue o cambiandone gli intestatari”.

Delle norme più stringenti, secondo quanto propone la Commissione europea, permetterebbero la confisca dei beni congelati, come sanzione per il reato che il magnate presente nella black list andrebbe a commettere (qui avevamo parlato delle sanzioni anche alle mogli degli oligarchi russi).

In questo senso Bruxelles propone che la violazioni di sanzioni restrittive sia un euro-crimine catalogato come “reato grave“.

Le somme raccolte dai proventi di reato potrebbero poi essere destinati a un fondo a sostengo della ricostruzione dell’Ucraina.

Oggi adottiamo ulteriori misure per mantenere alta la pressione su Putin e sui suoi compari. In primo luogo, aggiungiamo le violazioni delle sanzioni dell’Ue all’elenco dei reati europei. Chi viola le sanzioni deve essere assicurato alla giustizia” ha spiegato in un tweet la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

“Presentiamo poi regole più severe per tracciare e congelare i guadagni illeciti, anche dalla violazione delle sanzioni. Non lasceremo che gli oligarchi prosperino grazie alla macchina da guerra russa. I loro beni dovrebbero essere sequestrati e possibilmente utilizzati per ricostruire l’Ucraina“, ha scritto.

“Ciò consentirà di stabilire uno standard di base comune su reati e sanzioni penali in tutta l’Ue. Dobbiamo armonizzare il sistema europeo”, ha annunciato il commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders al termine del collegio dei commissari che ha approvato il pacchetto. L’obiettivo è, anche, semplificare “e indagini, il perseguimento e la punizione violazioni delle misure restrittive in tutti gli Stati membri”.

Il tesoro degli oligarchi russi per ricostruire l’Ucraina: quanto valgono i beni congelati

Il Piano dovrebbe prevedere un ampliamento del mandato degli uffici per il recupero dei beni al fine di rintracciare e identificare rapidamente i beni di persone ed entità soggette a misure restrittive dell’UE: “I loro poteri si applicheranno anche ai proventi di reato, permettendo fra l’altro il congelamento urgente dei beni che rischiano di scomparire” si legge (qui avevamo parlato della svendita delle case degli oligarchi russi a New York).

Verrebbe concessa alle autorità un più largo raggio di azione per la confisca dei beni derivanti da una serie maggiore di reati, compresa la violazione delle misure restrittive dell’UE, una volta che sarà adottata la proposta della Commissione sull’ampliamento dell’elenco dei reati dell’UE.

Si prevederebbe infine l’istituzione di “uffici per la gestione dei beni in tutti gli Stati membri dell’UE per impedire che i beni congelati perdano valore, consentendo la vendita di beni congelati facilmente deprezzabili o costosi da mantenere” (qui abbiamo parlato del conto da pagare del governo italiano sulla manutenzione di yacht e ville).

I Paesi Ue hanno registrato ad oggi beni congelati per un valore di 9,89 miliardi di euro e bloccato transazioni per un valore di 196 miliardi di euro.

Ma alcuni Stati membri come la Lituania, chiedono inoltre di usare allo scopo i fondi congelati della banca centrale russa, pari a circa 350 miliardi di dollari (qui avevamo parlato degli oligarchi russi più ricchi in patria).