Girano voci di rottura tra il Partito Popolare Europeo e Forza Italia dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi riguardanti la difficile situazione in Ucraina. Il leader azzurro aveva affermato negli scorsi giorni di non essere d’accordo con il supporto dell’Ucraina nell’ambito del conflitto in corso nel Paese, suggerendo al fronte occidentale di prevedere un piano Marshall per la ricostruzione solo dopo la pace. Le affermazioni del politico hanno causato molte polemiche, in patria e all’estero, soprattutto tra i membri del PPE, che hanno criticato apertamente Silvio Berlusconi.
Sfuma l’incontro del PPE a Napoli
La rottura si è manifestata in modo palese in vista della convention del Partito Popolare Europeo a Napoli. La manifestazione, che si sarebbe dovuta tenere dal 6 al 9 giugno a Palazzo Reale, è stata annullata dopo che il leader del PPE, Manfred Weber, ha annunciato su Twitter la decisione di cancellare gli incontri partenopei.
In Piazza del Plebiscito, insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, erano stati invitati 200 eurodeputati del Ppe, 5 primi ministri di Paesi a guida popolare, la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola e perfino il magnate Bill Gates. Oltre al quasi padrone di casa, ovvero Silvio Berlusconi.
Bufera al PPE per le dichiarazioni di Berlusconi sull’Ucraina
Il politico ha spiegato che dietro a questa decisione c’è il boicottaggio delle dichiarazioni anti Kiev fatte da Berlusconi, uscendo dal seggio delle elezioni regionali in Lombardia. “Da premier non sarei mai andato a parlare con Volodymyr Zelensky“, aveva dichiarato il Cav.
La mossa di Manfred Weber è apparsa come un tentativo di rispondere alle tante critiche ricevute dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, con una netta presa di posizione contro i filoputiniani e gli ex amici del Cremlino, tra cui proprio Silvio Berlusconi, come spiegato qua. Nel suo j’accuse, tra le altre cose, il segretario del PPE non ha risparmiato critiche all’azzurro, facendo intendere invece che approverebbe una leadership di Antonio Tajani, numero due di Forza Italia e attuale ministro degli Esteri.
PPE contro Berlusconi: Tajani smentisce tutto
Il presidente di Forza Italia ha però ribaltato le accuse, chiedendo di aprire immediatamente un tavolo per arrivare alla pace e mettendo il tema all’ordine del giorno, invece di continuare a parlare di invio di armi in Ucraina. Anche se la toppa, come in molti casi, è stata peggio del buco, considerando che il Cav ha consigliato a Volodymyr Zelensky di arrendersi all’invasore russo e cessare il fuoco, di fatto cedendo i territori occupati dell’Ucraina a Mosca.
Soprattutto la componente dell’Est europeo del PPE, che da tempo chiede al segretario tedesco più fermezza nei confronti di Silvio Berlusconi, si è risentita ulteriormente a causa delle nuove dichiarazioni. Qua tutte le dichiarazioni di Berlusconi sull’Ucraina.
Le voci di una separazione tra il Partito Popolare Europeo e Forza Italia sono state tuttavia smentite apertamente da Antonio Tajani, che ha affermato di aver parlato con Manfred Weber e aver risolto la crisi. “Non ci sarà alcuna rottura fra Forza Italia e il PPE”, ha dichiarato all’Ansa. Chiarendo agli alleati europei che il partito e Silvio Berlusconi “sono la stessa cosa” e le loro posizioni sono sempre state atlantiste e pro Kiev. Qua il piano Nato per l’Ucraina.