Sondaggi politici: rivoluzione totale, chi vincerebbe oggi le elezioni

Cambiano i numeri dell'opposizione a causa della rottura tra Carlo Calenda e Matteo Renzi, e cala il consenso per Giorgia Meloni e i partiti di Governo

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

La lite tra Carlo Calenda e Matteo Renzi ha cambiato gli equilibri della politica. Non solo è sfumata l’ipotesi di un grande partito dei liberali, ma il centrosinistra recupera terreno. Da una parte la segretaria Elly Schlein starebbe attirando le attenzioni dei più giovani e dei più attenti all’ambiente grazie alla nuova stagione di rottamazione, dall’altra i delusi dal Terzo Polo starebbero valutando un ritorno a casa e di dare nuovamente il voto al Partito Democratico. È quanto emerge dai nuovi sondaggi politici.

Fiducia nel Governo ai minimi dalle elezioni

Ma cosa cambierebbe se si votasse oggi? Il risultato delle elezioni non sarebbe troppo diverso, stando alla Supermedia di Agi e YouTrend che riassume il sentiment degli italiani riguardo i principali partiti. Tuttavia la maggior parte degli intervistati non si ritiene particolarmente soddisfatta dell’operato del Governo. Il tasso di gradimento dell’Esecutivo va dal 40% (Quorum/YouTrend per Sky) al 47% (EMG per la Rai).

Tecnè rileva che, a distanza di 6 mesi dal suo insediamento, la compagine di Giorgia Meloni ha perso circa 3 punti percentuali nei sondaggi sulla fiducia. Gli stessi persi dai predecessori Giuseppe Conte e Mario Draghi nello stesso periodo di tempo – nonostante partissero da indici di gradimento decisamente diversi: vicino al 60% l’ex numero uno della BCE e vicino al 30% l’avvocato del popolo del periodo pre-pandemico e dell’alleanza gialloverde.

Il 50% degli italiani ritiene che il Governo non stia mantenendo le promesse. Solo il 32% ritiene invece che lo stia facendo. Si registra dunque una fase di disillusione. Colpisce il fatto che anche un terzo degli elettori di Fratelli d’Italia e di Forza Italia ritiene che non sia stato dato seguito da Palazzo Chigi a quanto detto durante la campagna elettorale.

La maggioranza degli italiani boccia l’Esecutivo sulla gestione dell’economia e sul tema dell’immigrazione, ma anche in questi casi gli elettori di centrodestra esprimono perlopiù pareri positivi.

Sondaggi politici: chi sale e chi scende

Riguardo le intenzioni di voto, come già accennato, la maggioranza tiene salda la propria posizione. Fratelli d’Italia non risulta in sofferenza, stabile al primo posto. Giorgia Meloni non risente della figuraccia sul DEF, come anticipato qua.

La caduta libera di Azione e Italia Viva favorisce l’area del centrosinistra e il PD, dove si registra un trend tutto sommato positivo, anche grazie anche all’istituzione del governo ombra di Elly Schlein, come spiegato qua. Beneficia della lacerazione della creatura politica centrista anche il Movimento 5 Stelle.

Dall’altra parte scema l’effetto Berlusconi, dovuto alla malattia del Cav, di cui vi abbiamo parlato qua, e Forza Italia torna a calare, nelle stesse percentuali rilevate in tutto il centrodestra, Lega compresa.

Di seguito i dati della Supermedia di Agi e YouTrend e il cambiamento rispetto alle rilevazioni di due settimane fa.

(NB. I dati del Terzo Polo, vista la rottura tra Carlo Calenda e Matteo Renzi, sono stati divisi tra i due partiti dell’opposizione, che insieme passano dal 7,3% al 6,6%).

  • Fratelli d’Italia: 28,7 (-0,1).
  • Partito Democratico: 20,5% (+0,8).
  • Movimento 5 Stelle: 15,9% (+0,1).
  • Lega: 8,9% (-0,1).
  • Forza Italia: 7,2% (-0,1).
  • Azione: 4,1%.
  • Alleanza Verdi Sinistra Italiana: 3% (stabile).
  • Italia Viva: 2,4%.
  • +Europa: 2,1% (-0,1).
  • Italexit: 2% (-0,1).
  • Unione Popolare – Potere al Popolo: 1,4% (-0,2).
  • Noi Moderati: 1,3% (+0,1).