Secondo una tesi cospirazionista che nelle ultime ore sta facendo il giro dei social (perlomeno tra i canali dedicati alle teorie complottiste) nessun politico in Slovenia avrebbe ricevuto il vaccino anti-Covid. Come riportato dal sito di debunking Bufale.net, la teoria sarebbe stata denunciata in un video diffuso on-line da un’ex caposala dell’University Medical Center, un centro clinico di Lubiana. La donna avrebbe affermato che i rappresentanti delle istituzioni slovene, al posto del preparato contro il Sars-CoV-2, avrebbero ricevuto un placebo.
Slovenia, placebo ai politici al posto dei vaccini: il video complottista
Il video che ha ripreso a circolare in queste ore è stato pubblicato per la prima volta a luglio su Facebook dal canale sloveno “STOP Lažnivim Medijem” (Stop ai falsi media), i cui amministratori si professano “giornalisti obiettivi” e non “complottisti”, impegnati a fornire notizie credibili sul coronavirus e non false e fuorvianti (qui abbiamo parlato della bufala circolata tempo fa sull’Open day nel Lazio).
Secondo quanto riportato dal sito Bufale.net, che riporta le informazioni diffuse dalla catena, il centro clinico si occupa di ricevere le fiale del vaccino e di gestire la distribuzione nella campagna vaccinale. Si tratta del centro ospedaliero più grande della Slovenia, che dall’inizio dell’epidemia ha controllato le dosi trasferite poi all’Istituto nazionale di sanità pubblica (Nijz) per essere distribuite.
Quella che dovrebbe essere l’ex caposala dell’University Medical Center di Lubiana, che adesso accusa i politici del suo Paese di aver finto le vaccinazioni, si sarebbe dimessa prima di presentarsi davanti alle telecamere.
Fino a prova contraria, senza prove a supporto delle parole di questa donna si tratta di una bufala (qui abbiamo parlato dell’ultima bufala sui morti di Covid).
Slovenia, la situazione epidemica nel Paese
Nelle ultime ore la Slovenia sta registrando per il terzo giorno di fila una leggera ma costante diminuzione dei nuovi contagi, con il totale giornaliero dei nuovi casi in calo su base settimanale. Rispetto alla domenica precedente, due giorni fa sono state confermate quasi 1.400 nuove infezioni, -24%.
Nonostante dei dati un po’ più incoraggianti nel Paese, come nei Balcani e in tutto l’Est Europa, continua a imperversare il virus, come dimostrano il 50,9% dei tamponi risultato positivo, e i 1.162 i pazienti ospedalizzati, di cui 276 in terapia intensiva. A fronte di un tasso di vaccinazione del 57,9 per cento della popolazione, con almeno una dose, venti punti in meno dell’Italia (qui le novità sul decreto per il super Green pass).