La Russia minaccia un altro Paese europeo

Nuove minacce della Russia, questa volta contro un paese della Nato: l'eventuale offensiva porterebbe anche gli Usa a imbracciare le armi

La guerra scoppiata in Ucraina il 24 febbraio 2022, ben 118 giorni fa, rischia di espandersi presto in altri territori limitrofi e vicini alla Russia. Dopo aver tagliato il gas a tanti Paesi europei (qui vi abbiamo parlato dell’ultimo sgarbo dei russi), dal Cremlino è arrivata una nuova minaccia a un Stato della Nato che nelle ultime ore si è rifiutata di far passare le merci dal proprio territorio verso l’exclave di Kaliningrad.

La Russia minaccia la Lituania, la situazione

A finire nel mirino di Mosca, dopo l’Ucraina, è infatti la Lituania che avrebbe fatto un grave e “illegale” blocco del transito di beni soggetti a sanzioni Ue verso l’exclave baltica di Kaliningrad. Da parte di Vilnius, infatti, è arrivata la decisione di applicare le nuove sanzioni decise dall’Unione Europa in seguito all’invasione dell’Ucraina e da sabato scorso nessun carico di acciaio, carbone, materiali da costruzione o tecnologie avanzate può essere trasportato dal resto della Federazione all’ex territorio tedesco.

Nello specifico si tratterebbe di circa il 40 o addirittura 50% dei beni che Kaliningrad scambia con la Russia, una perdita che da Mosca potrebbe essere tamponata col trasporto via mare che però costerebbe molto di più al Cremlino. Ecco perché dalla Russia è arrivato l’ultimatum alla Lituania di revocare immediatamente il blocco del transito di beni prima che arrivino delle “contromisure”.

Il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov ha definito “apertamente ostili” le azioni di Vilnius e ha chiesto “l’immediata cancellazione di queste restrizioni”. Il messaggio alla Lituania è chiaro: “A meno che il transito commerciale tra la regione di Kaliningrad e il resto del territorio della Russia non venga pienamente ripristinato nel prossimo futuro, la Russia si riserva il diritto di agire in difesa degli interessi nazionali“.

C’è il rischio di una guerra nucleare?

La Russia, senza giri di parole, ha quindi minacciato la Lituania di ricorrere alle armi per risolvere la questione nel caso in cui non venissero ascoltate le richieste di Mosca. A ribadirlo ad alta voce è stato anche Andrej Klimov, vicepresidente della Commissione Esteri del Consiglio federale, che ha evocato in modo esplicito il rischio di un conflitto armato perché, in assenza di una marcia indietro, “scioglierà le mani” di Mosca perché risolva il problema “con ogni mezzo”.

La situazione è delicata e nel caso in cui la Russia dovesse imbracciare le armi il rischio di vedere espandere il conflitto nel resto dell’Europa è elevato. La Lituania, infatti, fa parte della Nato e se dovesse essere attaccata dalla Russia scatterebbe in automatico la risposta dell’Occidente che correrà in soccorso. A Kaliningrad poi, considerata una roccaforte russa nel cuore della Nato, il Cremlino ha dislocato la sua intera flotta di stanza nel Baltico, migliaia di soldati e probabilmente anche diverse armi nucleari come deterrente a qualsiasi possibile atto ostile da parte dell’Occidente.

Già in passato Putin aveva minacciato di ricorrere alle armi nucleari (qui vi abbiamo parlato dei possibili rischi di un conflitto nucleare), ma mai come quelle degli ultimi giorni sono risuonate come minacce sicure e decise. Il rischio di un conflitto con questo tipo di armi, infatti, aumenterebbe in maniera drastica nel caso in cui i russi lanciassero l’offensiva contro la Lituania, con Nato (Italia e Usa comprese) che saranno costrette a scendere in campo al contrario di quanto deciso da mesi sulla questione ucraina.