Quanto valgono le ville e i castelli di Carlo III

Tra le residenze ereditate dopo la scomparsa della madre Elisabetta, ci sono alcune abitazioni di immenso valore: ecco dove alloggerà il nuovo sovrano

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Da qualche anno i lettori e gli opinionisti d’Inghilterra l’hanno ribattezzata “Rich List” (letteralmente tradotta in “Lista dei ricchi“): si tratta della classifica che ogni anno viene stilata, proprio in questo periodo, dai giornalisti del Sunday Times – tabloid di grande successo, molto gettonato tra gli esponenti della middle class e i lavoratori delle città, ma assai letto anche dagli appartenenti ai ceti benestanti – in cui compaiono tutti i nomi delle personalità più abbienti del mondo britannico.

Mai come quest’anno l’attenzione dell’opinione pubblica d’oltremanica si è concentrata su un personaggio in particolare, un uomo che tutti sapevano sarebbe stato inserito nella graduatoria (d’altronde, il suo nome è sempre stato lì, anche negli anni passati, senza che però facesse particolare notizia): ma la vera curiosità nei giorni scorsi era quella di capire quale posto della graduatoria avrebbe occupato, visti gli stravolgimenti che hanno interessato la sua celebre famiglia negli ultimi mesi (per la cronaca, non è nemmeno nei primi 250, sorpassato anche dal premier in carica Richi Sunak).

Carlo III nuovo sovrano: quanto valgono le sue ricchezze e come le ha investite

Stiamo parlando ovviamente di Carlo di Windsor, da poche ore conosciuto (e riconosciuto) in tutto il mondo con il nome regale di Carlo III. Da quanto si apprende, il nuovo sovrano di Gran Bretagna siede su un gruzzoletto personale niente male, stimato all’incirca in 600 milioni di sterline (equivalenti a poco meno di 700 milioni di euro). Se il dato verrà confermato (e c’è già la fila dei giornali, in primis in Guardian, che contestano questa cifra, ritenendola più bassa di quella reale), potremo affermare senza timore che il nuovo Re è molto più benestante della cara madre Elisabetta, il cui patrimonio era stato valutato poco sopra i 400 milioni di euro (si parlava infatti di 370 milioni di sterline).

A contribuire alle fortune di Carlo III ci sono sicuramente molti investimenti finanziari effettuati nell’arco dei decenni: ingenti e numerose quote di minoranza di società multinazionali, ma anche fondi economici presenti sul mercato azionario internazionale e altre tipologie di obbligazioni. Ma il fiore all’occhiello dei suoi averi sono le lussuose ed elegantissime residenze ereditate dagli avi defunti. Prima di enumerarle tutte, basti pensare a come ha saputo sfruttare il suo Ducato di Cornovaglia, divenuto nel tempo un vero e proprio fortino dorato.

Quali sono le residenze personali di Carlo III e quanto valore hanno

A differenza delle abitazioni come Buckingham Palace, che sono di proprietà pubblica, ci sono 2 dimore nello specifico che rendono le sostanze di Carlo III particolarmente importanti. La prima è quella riconducibile al Castello di Sandringham, di proprietà della Royal Family da quasi due secoli: il suo valore stimato si aggira attorno ai 245 milioni di sterline (tramutabili in circa 280 milioni di euro).

Il secondo edificio è anch’esso un castello ed è molto più conosciuto del primo (almeno dai cittadini che non abitano nel Regno Unito). Stiamo parlando dell’abitazione di Balmoral, la tenuta acquistata dall’allora principe Alberto – a metà dell’Ottocento – per la Regina Vittoria. Una recente stima ha quantificato il suo prezzo attorno ai 210 milioni di sterline (che valgono circa 250 milioni di euro).

Entrambe le tenute sono confluite dagli averi della vecchia sovrana a quelli del figlio subito dopo la sua scomparsa lo scorso settembre. Ma il più felice della Famiglia Reale sembra essere il principe William, che a sua volta entrerà in possesso di tutto appena salirà sul trono: il primogenito del Re è infatti consapevole della capacità amministrativa del padre, che solo nell’ultimo decennio ha saputo accrescere le rendite familiari del 42%.