Putin minaccia il nucleare. Ue e Italia sempre più dure: 8 sanzioni per fermare lo “zar”

La guerra in Ucraina è passata in poche ore da una presunta guerra lampo al rischio di una Terza guerra mondiale, che non si sa dove ci porterà. Ecco cosa hanno deciso Ue e NATO, e come ha risposto Putin

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

La guerra in Ucraina è passata in poche ore da una presunta guerra lampo a un orizzonte bellico dai contorni ben più vasti, e imprevedibili, che non si sa dove ci porterà. Il rischio guerriglia urbana, con la popolazione armata, è sempre più reale. Il governo italiano, dopo giorni di tentativi diplomatici andati in fumo, ha deciso di chiudere lo spazio aereo alla Russia. Stessa decisione per la Germania e il Belgio. Il Ministero dei Trasporti ha reso noto che la misura durerà 3 mesi.

Appena dopo l’annuncio di Draghi e degli altri, anche l’Europa ha deciso di muoversi nella stessa direzione, chiudendo lo spazio aereo ai russi, vietando il passaggio nei cieli europei di qualunque velivolo di proprietà russa, registrato o controllato da Mosca: “Questi aerei non potranno più atterrare, decollare o sorvolare il territorio dell’UE. Questa regola si applicherà a qualsiasi aereo posseduto, noleggiato o altrimenti controllato da una persona fisica o giuridica russa” ha annunciato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi intanto ha sentito al telefono il Presidente dell’Ucraina Zelensky per esprimere a lui e al popolo ucraino la solidarietà e vicinanza dell’Italia di fronte all’attacco della Russia: l’Italia appoggia e appoggerà in pieno la linea dell’Unione Europea sulle sanzioni alla Russia, incluse quelle nell’ambito Swift, ha detto Draghi, e fornirà all’Ucraina assistenza per difendersi.

Cosa sta facendo la NATO

Draghi ha anche partecipato al vertice straordinario NATO per discutere quella che i Paesi membri non hanno esitato a definire “la più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica degli ultimi decenni“. “Condanniamo con la massima fermezza l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, consentita dalla Bielorussia” dichiara la NATO. Che chiede alla Russia di cessare immediatamente il suo assalto militare, di ritirare tutte le sue forze dall’Ucraina e di tornare indietro dal percorso di aggressione.

Un attacco “pianificato da tempo, del tutto immotivato e ingiustificato” quello contro l’Ucraina, un Paese indipendente, pacifico e democratico. “La pace nel continente europeo è stata fondamentalmente infranta. Il mondo riterrà la Russia, così come la Bielorussia, responsabili delle loro azioni. Chiediamo a tutti gli Stati di condannare senza riserve questo attacco irragionevole. Nessuno dovrebbe farsi ingannare dalla raffica di bugie del governo russo” attacca l’Alleanza atlantica.

La Russia tira dritto. Putin ha rifiutato il percorso della diplomazia e del dialogo più volte offertogli. Ha sostanzialmente violato il diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite. “Le azioni della Russia sono anche un flagrante rifiuto dei principi sanciti dall’atto istitutivo della NATO-Russia: è la Russia che si è allontanata dai suoi impegni ai sensi dell’atto”.

La NATO ha dispiegato forze aeree e terrestri difensive nella parte orientale dell’Alleanza e risorse marittime in tutta l’area NATO. Ha attivato i piani di difesa per prepararsi a rispondere a una serie di contingenze e proteggere il suo territorio, anche attingendo alle forze di risposta se necessario. Metterà in campo “tutti gli schieramenti necessari” per garantire deterrenza e difesa. “Le nostre misure sono e restano preventive, proporzionate e non estensive” sottolinea.

Sanzioni massicce e senza precedenti sono già state imposte alla Russia. La NATO continuerà a coordinarsi strettamente con le parti interessate e altre organizzazioni internazionali, compresa l’UE. E continuerà a fornire supporto politico e pratico all’Ucraina.

Putin minaccia il nucleare

La risposta di Putin (di cui diversi analisti prevedono già la caduta, forse troppo prematuramente) non si è fatta attendere: il capo del Cremlino ha ordinato alle forze armate di mettere in stato di massima allerta le forze di difesa nucleare, dopo “le dichiarazioni aggressive” da parte della NATO. Lo scrive l’agenzia di stampa russa Sputnik. “Alti funzionari di grandi nazioni NATO si abbandonano a dichiarazioni aggressive sul nostro Paese – ha detto Putin – Per questo ho ordinato al ministro della Difesa e al capo di Stato maggiore di mettere le forze di deterrenza dell’esercito russo in regime speciale di servizio da combattimento”.

Le sanzioni stanno spingendo Mosca verso la Terza guerra mondiale, ha sottolineato il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, che da subito ha mostrato fedeltà assoluta allo “zar”. “In questa situazione, si deve capire una cosa: alcune sanzioni sono peggio di una guerra. Ora si parla molto di sanzioni contro il settore bancario. Gas, petrolio, SWIFT. Questo sta spingendo la Russia verso una Terza guerra mondiale. Quindi dobbiamo mostrare moderazione per non finire nei guai. Perché una guerra nucleare sarebbe un disastro”, ha detto Lukashenko (qui chi potrebbe essere chiamato alle armi in Italia e cosa può succedere).

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8 sanzioni contro la Russia

Intanto la Commissione europea e i leader di Italia, Francia, Germania, Regno, Unito, Canada e Stati Uniti hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta su ulteriori misure economiche restrittive nei confronti della Russia.

“Siamo con il governo ucraino e il popolo ucraino nei loro sforzi eroici per resistere all’invasione della Russia” scrivono. La guerra della Russia rappresenta un “assalto” alle regole e alle norme internazionali fondamentali che hanno prevalso dalla Seconda guerra mondiale. “Risponderemo alla Russia e ci assicureremo collettivamente che questa guerra sia un fallimento strategico per Putin”.

La scorsa settimana, insieme ai tanti sforzi diplomatici e al lavoro collettivo per difendere i confini e assistere il governo e il popolo ucraino nella loro lotta, l’Ue ha imposto misure severe alle principali istituzioni russe e banche e su chi ha voluto questa guerra, Putin compreso.

L’obiettivo dell’Europa unita, mentre le forze russe avanzano a Kiev e in altre città ucraine, come Kharkiv, continuerà a imporre costi alla Russia che isoleranno ulteriormente Mosca dal sistema finanziario internazionale e dall’economia occidentale. Mentre anche l’Italia rischia grosso dalle sanzioni (qui quanto ci costerebbero), ecco nello specifico quali misure hanno deciso di adottare l’Ue e gli alleati occidentali:

  • rimozione di tutta una serie di banche russe dal sistema di messaggistica Swift (cos’è e perché è così importante lo abbiamo spiegato qui). Questo garantirà che queste banche siano disconnesse dal sistema finanziario internazionale e danneggino la loro capacità di operare a livello globale
  • adozione di misure restrittive che impediscano alla Banca centrale russa di dispiegare le sue riserve internazionali in modi che minano l’impatto delle sanzioni europee
  • messa in campo di azioni mirate contro le persone e le entità che facilitano la guerra in Ucraina e le attività dannose del governo russo. In particolare, misure per limitare la vendita della cittadinanza, i cosiddetti “passaporti d’oro”, che consentono ai ricchi russi collegati al governo russo di diventare cittadini dei Paesi Ue e di accedere ai nostri sistemi finanziari
  • applicazione di sanzioni e altre misure finanziarie ed esecutive su ulteriori funzionari ed élite russi vicini al governo russo, sulle loro famiglie e sui loro responsabili per identificare e congelare i beni che detengono in Europa
  • con il coinvolgimento anche di altri governi, interruzione del movimento di guadagni illeciti e negazione a queste persone della possibilità di nascondere i propri beni nelle giurisdizioni di tutto il mondo
  • creazione di una task force transatlantica che garantirà l’effettiva attuazione delle sanzioni finanziarie identificando e congelando i beni delle persone e delle società sanzionate che esistono all’interno delle giurisdizioni Ue
  • rafforzamento del coordinamento contro la disinformazione e altre forme di guerra ibrida
  • a queste si aggiunge, come detto, la decisione prima di Italia, Germania e Belgio, e poi dell’Unione europea tutta, di chiudere lo spazio aereo alla Russia.