“Putin cadrà”: la rivelazione sulla fine della guerra in Ucraina

Edward Luttwak prevede che la Russia perderà la guerra a causa dei pochi mezzi di Mosca: sul Cremlino aleggia anche l'ombra di un colpo di stato

Il politologo americano Edward Luttwak ha esposto le sue teorie sulla fine della guerra in Ucraina, spiegando che il cessate il fuoco sarebbe molto vicino. A premere su Vladimir Putin non sarebbero tanto le sanzioni dell’Occidente, quanto problemi strutturali dell’esercito della Russia, troppo poco numeroso e potente per conquistare davvero Kiev e instaurare un nuovo ordine.

Perché la Russia potrebbe perdere la guerra in Ucraina

L’esperto ha dichiarato che i russi “sono destinati a inciampare” in Ucraina. Il numero uno del Cremlino avrebbe dato vita a un’operazione su larga scala senza averne i mezzi. La campagna in Ucraina è destinata a finire molto presto. Vladimir Putin “è stato un bravo giocatore di poker”, ma adesso “sta giocando alla roulette”.

Questo perché da Mosca è partita l’invasione di un Paese più grande della Francia con un “numero bassissimo di truppe”, circa 120 mila. Circa la metà di quelle di cui si è parlato negli scorsi giorni, prima dell’attacco. In un’intervista pubblicata su Il Giorno ha spiegato che la Russia “non può permettersi una guerra di logoramento, lunga, città per città. Non la reggerebbe economicamente e politicamente”.

Per questo molte zone dell’Ucraina non potranno essere, secondo Edward Luttwak, controllate dai russi, che finiranno “per cadere vittime delle imboscate” dei militari locali e addirittura dei civili armati, che sono in possesso di “100 mila fucili” e hanno l’appoggio logistico della Nato, e possono dunque contare sulle armi occidentali.

Vladimir Putin cadrà? Lo scenario per porre fine alla guerra

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sarà bloccata, prevede il politologo, su più fronti. Sul campo a opera della resistenza, con il governo di Kiev che potrebbe dirigere le operazioni da Ovest, in esilio. E anche a Mosca, dove gli oligarchi russi, appesantiti dalle sanzioni, potrebbero organizzare un colpo di stato, o comunque deporre Vladimir Putin.

C’è “solo un modo” per fermare la distruzione economica della Russia, ha cinguettato su Twitter. Ovvero “la rimozione di Vladimir Putin da parte di Sergej Naryshkin”, direttore del Servizio di intelligence internazionale russo, “e altri funzionari che si sono opposti alla guerra”.

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L’Italia dipende dal gas della Russia: il nodo da sciogliere

La veloce escalation della crisi ucraina ha portato a ridefinire importanti equilibri internazionali. Joe Biden, a differenza del suo predecessore, si è mostrato inoltre più ricettivo nei confronti delle posizioni degli alleati della Nato. Ma questo significa procedere più lentamente, per l’esperto, sul fronte delle sanzioni e delle misure che potrebbero porre fine alla guerra.

Edward Luttwak ha sottolineato anche che a pesare sulla situazione c’è la dipendenza energetica dalla Russia di Italia e Germania, che rischia di far saltare le decisioni sul sistema Swift, di cui vi abbiamo parlato qui. Escludere Mosca dalla rete di pagamenti metterebbe in seria difficoltà i due Paesi europei nel saldo delle “bollette” del gas.

Proprio per questo Washington, da tempo, preme per l’indipendenza energetica dell’Europa, e per un taglio dei rapporti economici con la Russia. Dal politologo sono comunque arrivate parole di apprezzamento per il governo Draghi, che non “rallenta l’azione” e sta facendo molto per “non indebolire il fronte occidentale”, nonostante le ripercussioni che potrebbero avere le sanzioni alla Russia sull’economia nazionale.

Vi abbiamo parlato qui di quanto possono costare all’Italia le sanzioni alla Russia e del perché l’Italia potrebbe perdere 1 miliardo di euro a causa della guerra in Ucraina.