Dai Maneskin alla Ferilli e Renato Zero, artisti contro Giorgia Meloni

Pioggia di commenti contrariati alla vittoria di Fratelli d'Italia da parte di cantanti, influencer ed esponenti del mondo del cinema e dello spettacolo

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

In questi giorni di analisi e commento sull’esito delle elezioni politiche di domenica 25 settembre, diversi opinionisti stanno cercando di interpretare il risultato del voto andando in controtendenza, ossia allontanandosi da una spiegazione che si muove su una linea di divisione territoriale – quella che va per la maggiore, con il Nord di proprietà del centrodestra e il Sud nelle mani del Movimento 5 Stelle – per ridefinire il risultato secondo una chiave sociale e antropologica.

Secondo la loro lettura dei fatti, la vittoria senza appello di Fratelli d’Italia non sarebbe solamente l’esito di un allontanamento costante e graduale delle “Regioni del Pil” (Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia ed Emilia Romagna) da un’egemonia leghista impersonata fino ad ora da Matteo Salvini, che ha sempre considerato quell’area come la propria roccaforte. A sentire loro, le ragioni di un endorsement di massa a favore di Giorgia Meloni andrebbero infatti ricercate in un contrasto sempre più marcato all’interno del Paese che vedrebbe da una parte il cosiddetto “popolo semplice” (composto da cittadini che conducono vite apparentemente normali e routinarie, senza poter vantare alcuna sorta di notorietà) e dall’altra i Vip, i personaggi famosi, uomini e donne rappresentanti di una categoria di individui abituata ad operare sotto la luce abbagliante dei riflettori.

Giorgia Meloni contestata dagli artisti: chi sono i Vip che si oppongono alla vittoria di Fratelli d’Italia

Questa spiegazione quanto mai classista che sta prendendo piede tra gli analisti e i giornalisti di qualsiasi estrazione e provenienza verrebbe in parte suffragata dalle reazioni di molti esponenti del mondo dello spettacolo, della televisione e della moda. Attori e cantanti, artisti e influencer che nelle ore direttamente successive allo spoglio delle schede e alla definizione degli eletti in Parlamento hanno voluto esprimere la propria contrarietà in merito alle scelte degli italiani.

Di seguito vi proponiamo una carrellata di frasi indignate, post seccati e commenti al vetriolo apparsi sulle pagine social di alcuni dei più conosciuti “Very important people” del nostro Paese. Quasi tutti sono stati pubblicati a caldo, nella mattinata di lunedì 26, quando ancora non erano definitive le percentuali dei diversi partiti, anche se il quadro appariva comunque ormai chiaro a tutti.

Una schiera di Vip contro Meloni: le reazioni degli artisti dopo l’esito del voto

Uno dei primi a sfogarsi sulla propria bacheca personale è stato Damiano David, cantante frontman dei Maneskin, la band che da oltre un anno rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati del rock non solo a livello italiano ma anche internazionale. Dopo la vittoria nell’edizione 2021 del Festival di Sanremo con la canzone “Zitti e buoni” (successo bissato pochi mesi dopo con il trionfo agli Eurovision Song Contest), la loro popolarità è esplosa, portandoli ad esibirsi con alcune delle star più celebri del panorama mondiale (da ricordare l’apertura dell’ultimo concerto dei Rolling Stones a Las Vegas).

Il leader del gruppo ha rilanciato la prima pagina di Repubblica in una storia su Instagram (il titolo del quotidiano a caratteri cubitali era “Meloni si prende l’Italia“) affiancando un proprio commento personale. “Today is a sad day for my country” è la scritta apparsa nel testo dell’immagine, un pensiero traducibile con “Oggi è un giorno triste per il mio Paese“. Un contenuto condiviso da moltissimi utenti ma che gli ha attirato anche le critiche dei tanti elettori di Giorgia Meloni, che non gli hanno risparmiato parole dure e spesso molto pesanti.

Dai Maneskin a Sabrina Ferilli: tutte le reazioni degli artisti alla vittoria di Giorgia Meloni

A distanza di pochi minuti è stata la volta di Sabrina Ferilli. La celebre showgirl romana, tra le attrici più apprezzate del cinema italiano, ha rilanciato una scatto effettuato in treno in cui veniva immortalato un display recante la scritta “Il treno viaggia in orario“. La sua didascalia dai toni ironici è stata “Una nuova era“, una frase con cui la Ferilli ha voluto richiamare il mito fascista delle infrastrutture e i mezzi di trasporto efficienti durante il regime di Benito Mussolini.

Un post rilanciato in breve tempo da centinaia di pagine social anche molto seguite, che hanno utilizzato il suo contenuto per creare dibattito sull’esito delle elezioni. Un tentativo andato a buon fine, viste le migliaia di reazioni del popolo web. Tra queste da segnalare il commento di un utente romano che le indirizzava l’insulto “Comunista de merd*“, frase a cui lei ha risposto con altra ironia, specificando che “de merd* no, quella è sostanza tua“.

Un botta e risposta che deve aver divertito anche Chiara Ferragni. L’imprenditrice digitale (divenuta famosa per la carriera da influencer che tutt’oggi le continua a fruttare guadagni da capogiro) ha commentato a sua volta la risposta della Ferilli con un lapidario “morta” con cui ha voluto mostrare tutta la propria ilarità per le parole usate dall’attrice, ottenendo anche più di 5mila “like”.

Tra indulti e indignazione, i commenti degli artisti al trionfo elettorale di Giorgia Meloni

Tra le personalità più in vista ad essersi esposti in prima persona nella mattinata dello spoglio ci sono anche Alessandro Gassman e Francesca Michelin. L’attore ha utilizzato il proprio canale Twitter per esternare una reazione contrariata ma soprattutto preoccupata, che sa tanto di auspicio per la prossima legislatura: “La democrazia è così. Buon lavoro a chi dovrà guidare il Paese in un momento così drammatico“. La cantante vicentina (è nativa di Bassano del Grappa) ha invece voluto esprimere senza mezza termini le sue intenzioni in vista dei prossimi cinque anni di governo di centrodestra: “Oggi inizia la Resistenza. Buongiorno a tutt*“.

Infine, la reazione che forse più di tutte ha scatenato il dibattito sulle piattaforme social è stata quella di Renato Zero. Mentre stava rientrando presso la propria stanza all’hotel Parco dei Principi di Roma, è stato intercettato da un gruppo di cronisti che probabilmente avevano scambiato la sua automobile per quella su cui viaggiava la leader di Fratelli d’Italia, attesa nella struttura per la conferenza stampa di commento al voto. Sceso in fretta e furia dalla vettura, a volto coperto per non mostrarsi in déshabillé, il cantautore si è scagliato contro di loro a colpi di offese e parolacce, con tanto di sfuriata finale in cui si è intuito il suo umore per l’esito della consultazione: “Votate la merd* che siete“.