Covid, origine in laboratorio? I nuovi dubbi degli scienziati e il loro appello

Una lettera aperta di 18 ricercatori fa emergere i dubbi della comunità scientifica sul report dell'Oms sull'origine del coronavirus in Cina

Ben 18 ricercatori provenienti da alcune delle principali università di Europa e Stati Uniti hanno scritto un appello, pubblicato sulla rivista Science, per invitare gli enti internazionali a condurre ulteriori indagini sull’origine del coronavirus. Quelle portate avanti finora in Cina, partendo da Wuhan, città focolaio della pandemia, non hanno infatti fornito evidenze scientifiche sulla nascita del Sars-Cov-2, e attualmente gli esperti ritengono ugualmente probabili tanto una zoonosi naturale quanto una genesi in laboratorio.

La lettera aperta sottolinea l’importanza di conoscere la vera origine della pandemia di Covid-19 per adottare strategie globali per prevenire la diffusione di nuovi patogeni e fare fronte ai rischi legati a situazioni come quella che stiamo vivendo.

Covid, origine in laboratorio? Le critiche degli scienziati all’Oms

I 18 scienziati che si sono esposti per chiedere nuove indagini a Wuhan hanno mostrato diverse perplessità nei confronti del rapporto dei colleghi dell‘Organizzazione Mondiale della Sanità, redatto in collaborazione con la Cina, che indicava come “estremamente improbabile” un incidente in laboratorio. Il salto di specie, invece, era stato ritenuto “probabile o molto probabile”.

Viene contestata la mancanza di prove a sostegno tanto di una teoria che dell’altra, che quindi sarebbero dovute essere considerate ugualmente probabili. Inoltre solo 4 delle 313 pagine del report e dei suoi allegati riguardano l’incidente di laboratorio.

Le indagini geniche condotte sul Sars-Cov-2 hanno evidenziato un’evoluzione naturale del patogeno, e per questo la comunità scientifica esclude la possibilità che sia stato creato ex novo o modificato sulla base di altri virus dalla mano dell’uomo. Tuttavia rimane il dubbio su una possibile conservazione del coronavirus all’interno dei laboratori di massima sicurezza di Wuhan, e il rilascio nell’ambiente per errore.

Covid, origine in laboratorio? La nuova richiesta degli scienziati

Per i ricercatori è necessario prendere sul serio tutte le ipotesi ancora sul tavolo fino a quando non ci saranno dati sufficienti per escluderle, e per questo chiedono all’Oms e agli altri organismi internazionali una nuova indagine trasparente, basta sui dati, oggettiva, soggetta a supervisione indipendnete e condotta in modo da ridurre al minimo possibili conflitti di interesse.

I 18 scienziati chiedono inoltre che vengano resi pubblici i dati in possesso delle agenzie mondiali che si occupano di sanità pubblica e dei laboratori di ricerca.

Covid, origine in laboratorio? L’appello per i ricercatori della Cina

La lettera si conclude sottolineando come all’inizio della pandemia siano stati proprio i medici e i ricercatori cinesi, e in seguito i media e i cittadini stessi a condividere con la comunità internazionale tutte le informazioni in loro possesso sul virus, spesso a costo della vita. Per questo l’intento dei ricercatori non è quello di fomentare sentimenti di razzismo contro il Paese asiatico o dubbi sulla buonafede della Cina, accusata recentemente di voler scatenare la Terza Guerra Mondiale con la pandemia, ma di continuare con determinazione a studiare l’origine del Covid.