Cosa sono i missili Moskit, l’arma russa che fa paura

Cosa sono i missili supersonici da crociera Moskit, l'arma testata dalla Russia nel Mare del Giappone che ha centrato l'obiettivo a 100 chilometri di distanza

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

La Russia sarebbe pronta a tutto nella guerra in Ucraina, giunta ormai al suo 398esimo giorno. Nelle scorse ore, infatti, dal Cremlino è arrivato il via libera a dei test su dei missili supersonici lanciati contro una finta nave nemica nel Mare del Giappone. Si tratta dell’ennesimo test che fa tremare l’Occidente al quale la Russia ha mandato un chiaro messaggio nelle ultime ore.

Missili supersonici nel Mare del Giappone

L’ultimo test fatto dalla Russia ha riguardato dei missili antinave. Le potenti armi, dei Moskit, sono state lanciate da due imbarcazioni che hanno fatto partire l’attacco missilistico simulato contro una finta nave da guerra nemica a circa 100 chilometri di distanza. L’obiettivo, ha sottolineato il ministero della Difesa russo è stato colpito con successo dai due missili da crociera.

L’esercitazione, che si è tenuta nella baia di Pietro il Grande nel Mar del Giappone, segue la visita a sorpresa del primo ministro giapponese Fumio Kishida in Ucraina martedì scorso. Lo stesso giorno erano avvenute altre due esercitazioni, con due bombardieri strategici russi in grado di trasportare armi nucleari che avevano sorvolato le acque al largo delle coste giapponesi per più di sette ore in quello che Mosca aveva definito un “volo pianificato”.

Si tratta dell’ennesima esercitazione che fa tremare l’Occidente. Infatti a inizio marzo un’altra serie di test nel Mare Orientale del Giappone avevano portato i russi a navigare le acque con dei sottomarini che avevano colpito un obiettivo terrestre a oltre 1.000 chilometri di distanza con i missili Kalibr (qui vi abbiamo parlato di questa arma) che Mosca utilizza da mesi nella guerra in Ucraina.

Cos’è il missile da crociera Moskit

Ma cosa sono i missili da crociera Moskit? Si tratta di un’arma antinave supersonica di fabbricazione sovietica, sviluppato dal Raduga Design Bureau negli anni Settanta come successore del P-120 Malakhit. È stato progettato per neutralizzare unità di superficie a distanze che variano dai 90 ai 240 chilometri e successivamente è stato potenziato per essere in grado di trasportare testate sia convenzionali che nucleari.

I Moskit sono lanciabili da navi, sottomarini e lanciatori terrestri. Ne esistono diverse versioni, tra cui alcune con gittata maggiorata, 3M80M e 3M82, ed una avio-lanciata denominata Kh-41 che equipaggia i Sukhoi Su-33 della marina russa e i Sukhoi Su-34. Esportato in Cina, Egitto, India ed Iran, ha riscosso grande successo come arma e al 2021 risulta in servizio attivo nelle forze armate della Federazione Russa, così come in numerose altre attorno al mondo (qui vi abbiamo parlato delle spese dell’Italia per le armi).

Missili supersonici e ipersonici, la differenza

Nel corso della guerra in Ucraina abbiamo imparato, purtroppo, a fare i conti con termini bellici come supersonico e ipersonico in merito ai missili usati. Ma qual è la differenza?

Quando parliamo di missili supersonici parliamo di armi che viaggiano a una velocità compresa tra gli 1,2 e i 5 mach, superiore a quella del suono (mach 1). Quest’ultima, a differenza di quel che si potrebbe pensare, non è costante, ma varia in base al tipo di mezzo nel quale le onde sonore si propagano e alle sue proprietà, tra cui la temperatura e la densità.

I missili ipersonici, invece, hanno una rapidità ancora superiore rispetto ai supersonici e viaggiano a mach 5, superando, quindi, i 6000 km/h.