Chi sono gli oligarchi russi pro-Putin nel mirino delle sanzioni

Il Consiglio europeo ha stilato una "lista nera" con i nomi dei miliardari della cerchia del presidente russo

Le sanzioni contro gli oligarchi russi vicini al presidente russo Vladimir Putin sono state uno dei principali provvedimenti perseguiti da tutte le autorità europee, ritenuto tra i mezzi più efficaci per colpire Mosca sulla guerra in Ucraina. Nelle ultime ore il Consiglio europeo ha individuato 26 profili della cerchia dello zar, destinatari di misure punitive come il congelamento dei beni e il divieto di entrata e transito per il territorio dei Paesi Ue.

Ucraina, chi sono gli oligarchi russi vicini a Putin nel mirino delle sanzioni

I 26 nomi inseriti nella “lista nera” di Bruxelles appartengono a una serie di personalità che rappresentano concentrazioni di potere russo in patria e a livello internazionale, basilari nel sostegno economico e di consensi per il governo di Mosca.

Si tratta dei vertici delle principali società energetiche della Russia, ma anche giornalisti attivi nella propaganda e altri soggetti molto vicini a Putin come il violoncellista Roldugin, con le sue cinque società offshore, e il portavoce del Cremlino (qui abbiamo parlato del piano Ue per isolare Putin).

I famigerati oligarchi russi vanno ad allungare così l’elenco che comprende già 680 nominativi e 53 tra società e istituzioni sanzionati dall’Ue (qui abbiamo riportato le sanzioni Ue contro Putin).

Diventati miliardari alla fine degli anni ’90 con le privatizzazioni delle ex aziende di Stato, nei settori del petrolio, dell’acciaio, delle materie prime, si sono arricchiti grazie ai paradisi fiscali e anche attraverso il sistema bancario di Cipro.

Questi magnati, considerati fiancheggiatori del regime di Putin, a partire dagli duemila fino ad oggi, hanno investito i patrimoni nei mercati occidentali comprando palazzi nelle città, ville nelle località più prestigiose e giganteschi yacht (qui abbiamo parlato degli oligarchi russi nel mirino di Londra).

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Chi sono e cosa fanno gli oligarchi vicini a Putin: l’elenco

Nell’elenco di 15 pagine pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea vengono riportati i nominativi, anche in cirillico, con i dati personali, foto, Curriculum, una descrizione in breve dei loro ruoli e le motivazioni che li hanno portati a essere considerati obiettivi delle sanzioni da parte di Bruxelles.

Tra i personaggi più di spicco figurano Igor Sechin, amico personale di Putin e ad di Rosneft, compagnia petrolifera statale russa tra le maggiori produttrici di greggio, Mikhail Fridman, fondatore e azionista di Alfa Group, conglomerata finanziaria che ha una delle principali banche russe, con un patrimonio stimato in 10 miliardi di dollari e Petr Aven, uno dei principali azionisti del gruppo.

Ancora altri oligarchi come Nikolay Petrovich Tokarev, Ad della società di petrolio e gas Transneft, che con Putin ha servito nel Kgb negli anni Ottanta o Alisher Usmanov uomo d’affari soprattutto nel settore dell’acciaio con un patrimonio di 19,7 miliardi di dollari, oppure Alexey Alexandrovits Mordaschov presidente di Severstal e Severgroup con un patrimonio di 21,9 miliardi di dollari.

In lista anche diversi personalità politiche di primo piano come il vice primo ministro Chernyshenko o il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, e diversi giornalisti e registi responsabili della propaganda russa come Olga Vladimirovna Skabeyeva cofondatrice e caporedattrice del portale Regnum insieme al collega Modest Alexeyevich Kolerov, e conduttrice, insieme al marito Yevgeniy Popov, del talk-show politico più popolare in Russia, “60 minuti”.