L’annuncio di Draghi sugli aiuti all’Ucraina: quanto donerà l’Italia

Intervenuto con un videomessaggio per la campagna europea di raccolta fondi, il premier ha ricevuto l’elogio della Commissione europea per la solidarietà

“Noi non ci volteremo dall’altra parte”, perché “l’Italia è al fianco dell’Ucraina con tutte le sue forze”. Con queste parole il premier Mario Draghi ha voluto ribadire con forza ancora una volta le intenzioni del Governo italiano in merito alle decine di migliaia profughi che stanno fuggendo dalla guerra scatenata dal Vladimir Putin con l’invasione dello scorso 24 febbraio.

Il presidente del Consiglio – intervenuto con un videomessaggio realizzato per la campagna di raccolta fondi internazionale “Stand up for Ukraine” – ha infatti annunciato la volontà dell’esecutivo di stanziare nuove ed ulteriori risorse per aiutare i tanti rifugiati ucraini che tentano di fuggire dal conflitto, molti dei quali riparando in Europa.

Cibo e medicine, quanto ha stanziato il Governo per i rifugiati di guerra

Sono in tutto 610 milioni di euro i fondi previsti che serviranno per fornire cibo e medicine, per le spese quotidiane e per il materiale scolastico. All’interno di questa cifra, 500 milioni servono per sostenere gli ucraini che arrivano in Italia, mentre altri 110 milioni vengono adoperati per l’assistenza finanziaria rivolta direttamente al governo di Volodymyr Zelensky.

“L’Italia – ha detto il premier nel videomessaggio – ha accolto i rifugiati dall’Ucraina a braccia aperte. Oltre 85 mila di loro, per la maggior parte donne e bambini, hanno cercato nel nostro Paese rifugio dalla guerra. Gli italiani hanno spalancato le porte delle proprie case e delle scuole. Abbiamo dato un ulteriore aiuto a coloro che stanno in Ucraina e nei Paesi confinanti, tramite la Croce Rossa e altre organizzazioni”.

La reazione dell’Ue alle parole del premier

Le istituzioni europee applaudono l’operato dell’Italia ringraziando ufficialmente Mario Draghi e tutto il Paese. In un tweet postato nella giornata di sabato, la Commissione europea scrive che “l’Italia ha accolto a braccia aperte i profughi dell’Ucraina: questa è la solidarietà europea al suo meglio”. Finora grazie alla campagna “Stand up for Ukraine” lanciata lo scorso 26 marzo dalla stessa Commissione Ue e dal governo del Canada, sono stati raccolti 9,1 miliardi di euro.

Numeri annunciati dal Ursula von der Leyen durante la sua recente visita a Kiev, occasione in cui ha ribadito che “la solidarietà dei Paesi, delle imprese e delle persone di tutto il mondo porta un po’ di luce in un’ora così buia”. La presidente ha inoltre promesso che arriveranno altri aiuti: “Una volta che le bombe avranno smesso di cadere aiuteremo il popolo ucraino a ricostruire il proprio Paese”.

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Il ruolo dell’Europa e gli istituti finanziari

Dei fondi finora raccolti e arrivati da governi, aziende, artisti e persone in tutto il mondo, 4,1 miliardi di euro sono contributi finanziari e donazioni per sfollati interni e rifugiati, mentre 5 miliardi sono prestiti e sovvenzioni da istituzioni finanziarie pubbliche europee (Banca europea per gli investimenti e Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa).

Alla cifra totale si aggiunge poi un altro miliardo di euro promesso dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. “Gli impegni dei governi per gli sfollati interni in Ucraina – ha spiegato la Commissione europea – saranno ora incanalati in gran parte attraverso le autorità ucraine”. Le donazioni private “saranno convogliate principalmente attraverso le agenzie delle Nazioni Unite“. Ad oggi, la guerra ha provocato oltre 6,5 milioni di sfollati interni e 3,8 milioni di profughi.