Abbattuti 4 oggetti non identificati nei cieli Usa: cosa sappiamo

Il Pentagono non ha saputo dare informazioni sulla natura degli ultimi tre oggetti volanti e un generale non esclude nessuna ipotesi sulla loro origine

Cresce il mistero sulla strana attività registrata nei cieli nordamericani dopo il caso del pallone-spia cinese. Tra venerdì 10 febbraio e domenica 12 febbraio i caccia americani hanno abbattuto altri tre oggetti volanti, ma a differenza del velivolo appartenente a Pechino, questi sono stati classificati dal Pentagono come “non identificati” e il generale VanHerck, a capo della difesa aerospaziale americana, ha dichiarato di “non escludere niente” sulla sua origine.

Abbattuti 4 oggetti non identificati nei cieli Usa: l’ultimo avvistamento

L’ultimo è stato distrutto mentre sorvolava il lago Huron, tra il Michigan e il Canada, un oggetto volante con una “struttura ottagonale” con “corde fluttuanti”, come lo ha descritto il corrispondente diplomatico del New York Times Edward Wong, citando fonti del Governo Usa.

I jet statunitensi lo hanno abbattuto dopo averlo intercettato nei cieli del Montana, Stato sopra il quale le forze armate avevano avvistato il pallone-spia cinese, prima di distruggerlo al largo del South Carolina il 4 febbraio (qui abbiamo parlato dell’allarme nucleare scattato dopo l’avvistamento del pallone-spia cinese mentre qui abbiamo spiegato cosa c’è tra Usa e Cina dietro il “ballon gate”).

Sulla natura del velivolo il Pentagono non avrebbe però certezze, così come per gli altri due buttati giù il 10 e l’11 febbraio (qui abbiamo parlato anche del secondo pallone aerostatico cinese avvistato in America Latina).

Abbattuti 4 oggetti non identificati nei cieli Usa: le dichiarazioni

“Abbiamo chiamato gli ultimi tre ‘oggetti’ e non palloni per una ragione”, ha dichiarato il generale Glen VanHerck, capo del Norad (North American Aerospace Defense Command), che alla domanda sulla possibile origine extraterrestre dei velivoli ha risposto: “Lascio che facciano ipotesi l’intelligence e il controspionaggio, io non escludo niente”.

“A questo punto – ha aggiunto l’alto ufficiale – noi prendiamo in considerazione tutte le piste per identificare ogni tipo di minaccia o potenziale minaccia, a noi sconosciuta, che si avvicina al Nord America”.

Sui riferimenti a un’eventuale natura aliena degli oggetti volanti il Pentagono si è però affrettato a precisare che “non ci sono indizi di presenza di extraterrestri o attività extraterrestri legate all’avvistamento degli oggetti volanti non identificati abbattuti in questi giorni dalle forze aeree americane”.

Il primo dei tre oggetti non identificati era delle dimensioni dell’auto, senza equipaggio a bordo, ed è stato distrutto venerdì al largo delle coste dell’Alaska, vicino al confine col Canada, da un missile Sidewinder lanciato da un F22 decollato dalla base dell’Air Force di Elmendorf ad Anchorage.

Il portavoce del Pentagono Pat Ryder, ha spiegato in merito che il Dipartimento della difesa non sa da dove arrivasse, a chi appartenga, a che velocità viaggiasse, se fosse manovrabile e se avesse capacità di sorveglianza, né è stato in grado di dare una descrizione dell’oggetto.

Gli stessi interrogativi espressi anche per gli altri due, uno dei quali abbattuto sabato 11, dopo il via libera del Canada, mentre sorvolava il territorio dello Yukon.

In tutte e tre le circostanze la Casa Bianca ha spiegato di aver dato l’ordine per “abbondanza di precauzione”, dato che i primi due fluttuavano a 12mila metri e, come spiegato dal portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, ponevano “una ragionevole minaccia al traffico aereo civile“, mentre il terzo alla quota ancora più bassa di 6mila metri.