Scuola e riforma catasto, Salvini sfida Draghi

M5S, scintille Di Maio-Conte: interviene Grillo.

Decisamente frizzante il clima politico post elezioni Quirinale che sembra aver lasciato più di qualche strascico interno tra le forze di maggioranza con la tenuta dell’esecutivo a rischio.

Post Quirinale, si infiamma la battaglia politica

Tra pochi mesi sarà tempo di elezioni e i partiti stanno già sventolando questa o quella bandiera per ingraziarsi la propria fetta di elettorato. La campagna elettorale, insomma, è ufficialmente già iniziata.

Se, infatti, il primo CdM post elezioni si era svolto in un clima di (almeno) apparente serenità, l’aria è cambiata a distanza di poche ore. Lo dimostra lo strappo di ieri della Lega che ieri non ha votate le norme sulla scuola del nuovo decreto Covid. “Norme che discriminano i bambini non vaccinati”, questa la posizione del Carroccio.

Scuola  e catasto, Salvini sfida Draghi

Draghi, di contro, questa volta non cerca la mediazione finale a tutti i costi: si limita a prendere atto della decisione, afferma di comprendere le perplessità dei Ministri in quota Lega ma, alla fine della fiera, taglia corto e difende la scelta condivisa dagli altri ministri. C’è poi un altro indizio: Giancarlo Giorgetti, che aveva ventilato le dimissioni, ha sentito al telefono Presidente del Consiglio ma in CdM non si fa vedere.

Ma c’è di più: Salvini lascia intendere che darà battaglia anche sulla riforma del catasto con il Partito democratico che inizia a dubitare della volontà di Salvini di restare in maggioranza. Il segretario del Pd Enrico Letta fissa per le prossime ore una riunione con i big del Nazareno, nella quale sarà invocata la linea del chiarimento definitivo, “Salvini dica se è dentro o fuori dal governo”.

Grillo e il post mistico

Maretta – per usare un eufemismo – in casa Cinquestelle con Beppe Grillo costretto a intervenire con un post mistico dal titolo “Cupio dissolvi” nel quale prende posizione nella battaglia interna al Movimento, vestendo addirittura i panni di Gesù, per richiamare i figli – un po’ indisciplinati, forse pure viziati – ai valori trasmessi. “Se non accettate ruoli e regole restano solo voci di vanità che si (e ci) dissolvono nel nulla”.