Un giudice federale degli Stati Uniti ha stabilito che Fca, oggi parte di Stellantis, dovrà pagare una multa milionaria dopo l’ammissione di colpevolezza da parte del colosso del mercato automobilistico, accusato di corruzione. La Fiat Chrysler Automobiles ha deciso di patteggiare, e sarà tenuta ora a versare 30 milioni di dollari.
I vertici Fca hanno ammesso di aver pagato delle tangenti ai leader del sindacato United Auto Workers, al fine di ottenere vantaggi su importanti negoziati che hanno riguardato il rinnovo del contratto di migliaia di lavoratori delle fabbriche.
La divisione americana della Fiat Chrysler sarà inoltre oggetto di un monitoraggio esterno per i prossimi anni, con un commissario che valuterà il rispetto delle leggi sul lavoro e l’effettiva attuazione di controlli interni, e la chiusura del National Training Center di Detroit, un centro di formazione gestito con il sindacato.
Fca, multa milionaria al colosso dell’auto: cosa è successo
I vertici dello Uaw coinvolti nell’amministrazione del polo hanno ammesso durante il processo di aver ricevuto oltre 3,5 milioni di dollari in contanti e oggetti di lusso durante un periodo di circa 8 anni.
Sarebbe stato il capo delle relazioni sul lavoro a mettere in moto il complicato piano di tangenti insieme ad almeno cinque leader sindacali. Uno di loro si sarebbe visto anche estinguere il mutuo da 262 mila dollari con i soldi di Fca.
Fca, multa milionaria al colosso dell’auto: l’indagine
L’indagine è stata resa pubblica nel 2017, e ha portato a 15 condanne, tra cui tre ai danni di alcuni manager del colosso delle automobili, che si è impegnato ufficialmente per adottare nuove politiche e garantire la legalità del proprio operato.
Il giudice Paul Borman ha definito molto gravi la natura e le circostanze del reato. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di una delle più grandi violazioni del Labor Management Relations Act, che ha minato definitivamente la fiducia dei lavoratori nei rappresentanti sindacali e nei processi di contrattazione aziendale.
Fca è nata nel 2014 dalla fusione tra la Fiat e il Chrysler Group, e comprendeva anche i marchi automobilistici Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Abarth, Jeep, Dodge, Ram Trucks, Mopar, Srt e la società polisportiva Sisport. Il 16 gennaio 2021 si è fusa con il Groupe Psa, dando vita a Stellantis.