Doveva essere la rivincita del 2017 invece sembra proprio che il duello tv con Macron finirà per essere ancora fatale per Marine Le Pen, uscita – almeno stando al parere della maggior parte degli analisti – ancora sconfitta dal confronto.
Macron vs Le Pen, chi ha (con)vinto di più?
Secondo il barometro quotidiano dell’istituto di sondaggi IPSOS, infatti, il presidente in carica aumenta di 1,5% – dopo il dibattito televisivo – il distacco dalla sfidante alle presidenziali. Macron è infatti al 57,5% delle intenzioni di voto (contro il 56% dei giorni pre dibattito) e Le Pen al 42,5% (rispetto al 44% dei giorni precedenti).
Al termine del dibattito, la candidata di estrema destra Le Pen, ha criticato un Macron a suo giudizio “molto sprezzante, molto arrogante” durante il dibattito tv.
Il duello Tv
“Di fronte a me – ha detto Le Pen alla conferenza stampa a Roye, nel nord – ho avuto un Emmanuel Macron eguale a se stesso, molto sprezzante, molto arrogante, anche nella postura. Non credo abbia stupito nessuno tra i francesi, che subiscono anche loro quest’arroganza e questo disprezzo da 5 anni”. La sfidante di Macron ha criticato le “offese” e le “fake news” propagate dai sostenitori di Macron nei suoi riguardi. Secondo lei la scelta di Macron è stata quella di un ballottaggio “estremamente violento, brutale, dove moltiplicare le menzogne”.
Complessivamente, due ore e mezzo di faccia a faccia in diretta tv a poche ore dal ballottaggio per le presidenziali. Sin dalle prime battute, i ruoli sembrano simili a quelli che nel 2017 sancirono la vittoria di Macron contro Le Pen.
Il presidente uscente è apparso più tranquillo e a proprio agio, la sfidante – pur cominciando per sorteggio il dibattito con l’argomento preferito – è sembrata più incerta nei botta e risposta. Il faccia a faccia – oggetto di preparazione, discussioni e sorteggi alla presenza dei principali collaboratori dei candidati – è trasmesso da Tf1 e France 2.
Putin “inguaia” Le Pen
Macron è partito subito all’attacco su ecologia ed Europa: “la Francia sarà più forte se saprà cogliere la questione ecologica. E ha promesso di “rendere più forte l’Europa” se sarà rieletto alla presidenza della Repubblica. Ai primi scontri sul potere d’acquisto, tema preferito da Marine Le Pen per la sua campagna elettorale, la candidata della destra ha denunciato le prime incertezze. Soprattutto quando Macron ha attaccato: “Madame Le Pen, nel suo programma non appare nemmeno una volta la parola ‘disoccupazione'”. Marine Le Pen ha reagito con la proposta del suo programma che prevede di “restituire fra 150 e 200 euro al mese per ogni nucleo familiare”.
Il duello si è poi acceso in scia alla guerra in Ucraina e del ruolo della Francia, in particolare quando Macron ha accusato l’avversaria di essere “dipendente dal potere russo” per essersi presentata candidata grazie al prestito di una banca russa. Ciò significa che “né lei né altri del suo partito possono essere credibili “quando ci fossero decisioni difficili da prendere”, ha aggiunto.
Scintille sull’Europa
Le Pen non è stata a guardare accusando il Presidente in carica di non aver previsto un meccanismo attraverso il quale i candidati possano ottenere prestiti dalle banche francesi.
E’ seguito lo scontro sull’Europa con Le Pen che ha ribadito la posizione del suo partito: “Non c’è un popolo europeo, non c’è una sovranità europea, è lei, Monsieur Macron, che vuole parlare di sovranità europea e non di sovranità francese”. “Voi non lo dite – ha incalzato Macron – ma volete far uscire la Francia dall’Unione europea”