Positivi per la Champions, negativi in campionato. Per il caso tamponi che ha coinvolto la squadra a novembre scorso, ora la dirigenza della Lazio è accusata della violazione dei protocolli sanitari Figc anti-Covid e potrebbe rischiare, nelle conseguenze più estreme, anche una clamorosa esclusione dal campionato.
Calcio, deferiti presidente e medici della Lazio per caso tamponi: le accuse
Nella mattinata la Procura federale ha notificato al club il deferimento al Tribunale Federale Nazionale del presidente Claudio Lotito e dei medici sociali Ivo Pulcini e Fabio Rodia, insieme alla società biancoceleste.
A seguito della chiusura delle indagini comunicata il 22 gennaio, non è stata prevista né archiviazione né patteggiamento. La memoria difensiva prodotta dalla Lazio non è stata ritenuta sufficiente dal procuratore Giuseppe Chinè, tanto da rimandare anche l’audizione in programma del presidente Lotito.
Secondo una nota della Figc, i motivi del deferimento sono di “non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme sopra richiamate in materia di controlli sanitari e delle necessarie comunicazioni alle autorità sanitarie locali competenti”.
Sotto accusa nello specifico le gare di Champions League Brugge-Lazio del 28 ottobre scorso e contro lo Zenit del 2 novembre, per le quali non sono stati comunicate le otto positività al Covid di altrettanti tesserati.
Interessate nell’indagine anche la partita contro il Torino in campionato dell’1 novembre con 3 casi di Covid e un caso di mancato isolamento di un calciatore positivo dal 2 novembre poi utilizzato nell’incontro con la Juventus dell’8 novembre 2020.
Calcio, deferiti presidente e medici della Lazio per caso tamponi: le sanzioni
Essendo coinvolto anche il club per “responsabilità diretta, oggettiva e propria”, il rischio è che la Lazio possa ricevere sanzioni che vanno da una pesante ammenda ad alcuni punti di penalizzazione, fino all’esclusione dal campionato.
La risposta della Lazio è stata affidata in una nota alle parole del portavoce Roberto Rao. “Con riferimento alla richiesta di deferimento al tribunale federale del presidente Claudio Lotito, del responsabile sanitario dott. Ivo Pulcini e del medico sociale coordinatore prof. Fabio Rodia per violazione dei protocolli sanitari in materia di COVID-19 – sottolinea in una dichiarazione – si precisa che si tratta di una questione relativa all’interpretazione delle norme che riguardano la disciplina che governa la materia del COVID-19, sia sotto il profilo dell’onere di comunicazione all’autorità sanitaria sia sotto il profilo dell’interpretazione applicativa di alcuni parametri dei protocolli sanitari”.